CONTRATTI INTEGRATIVI 2010: INDIETRO TUTTA!

Nazionale -

 

 

Nella riunione di ieri l’Amministrazione ha riportato al tavolo nazionale i Contratti integrativi 2010 di Dirigenti, Professionisti, Medici e Aree A, B e C, certificati dai Ministeri vigilanti con le modifiche richieste dagli stessi.

 

 

 

 

 

CCNI 2010 DIRIGENTI, PROFESSIONISTI E MEDICI

 

Tutte e tre le ipotesi di contratto hanno subito modifiche nella parte che riguarda il sistema delle relazioni sindacali, rendendo ancora più esplicito il contenuto del D.Lgs 150 in riferimento alle modalità di confronto sindacale che di fatto si riduce alla mera informativa.

Le ipotesi furono da noi non sottoscritte proprio per i riferimenti alla riforma Brunetta che adesso addirittura vengono rafforzate.

 

Continua il ricorso a norme programmatiche che impegnano l’Amministrazione ad aprire il confronto su argomenti di primario interesse per i Lavoratori ma che restano fini a se stessi:

- per i Medici le modalità di erogazione del trattamento accessorio nonché la previsione dei criteri per l’assegnazione degli obiettivi;

- per i Dirigenti l’annosa questione della rivisitazione dei sistemi di valutazione e di affidamento degli incarichi che viene rinviata al CCNI 2011.

 

E’ paradossale che un’Amministrazione che continuamente si vanta di essere trasparente, per quanto riguarda l’attribuzione degli incarichi dirigenziali si comporti in modo “nebuloso”. Senza criteri, si sa, vige un solo sistema: quello clientelare.

 

 

CCNI 2010 PERSONALE DELLE AREE A B C

 

Qui la demolizione dell’ipotesi a suo tempo sottoscritta dalle sole CISL e UIL è stata ancora più eclatante.

 

Si ridisegna completamente il sistema di partecipazione sindacale adeguandolo a quanto previsto dal D.Lgs 150, eliminando qualunque riferimento contrattuale.

 

Viene svilito il ruolo partecipativo delle Commissioni bilaterali e degli Osservatori. Mentre prima erano strumenti tecnici necessari per analizzare problematiche ed individuare eventuali soluzioni ora vengono trasformati in canali di sola informativa.

Ad esempio, l’Osservatorio sulla sperimentazione del modello organizzativo, finalizzato al monitoraggio tecnico degli stati di avanzamento della riorganizzazione, ora servirà solo a ricevere una semplice informativa dall’Amministrazione.

 

Perde ogni possibilità d’intervento l’Osservatorio sulla produttività che si limiterà alla sola informativa sul grado di raggiungimento degli obiettivi.

 

Viene abrogata la possibilità che in fase di osservatorio possano essere valutati opportuni fattori di correzioni ricollegabili alla fase di riorganizzazione in corso.

 

Viene eliminato l’intero art. 7 dell’ipotesi che riguardava l’attribuzione degli incarichi di posizione organizzativa poiché ai sensi del 150 si sostiene che non è più materia di contrattazione.

 

Ribadendo, ancora una volta, che per quanto ci riguarda il D.Lgs 150 non è applicabile fin quando non viene recepito dal CCNL, abbiamo comunque chiesto all’Amministrazione il rispetto degli impegni assunti a rivedere tali criteri in un’ottica di maggiore trasparenza e oggettività.

 

 

PASSAGGI CON DECORRENZA 1.1.2010

 

Qui la nota dolente che vanificherebbe il progetto dell’Accordo di Programma, sottoscritto da tutte le OO.SS dell’INPS.

 

La circolare 12/2011 del Ministero dell’Economia e Finanza cita testualmente: “sono da considerare di competenza del 2010 gli effetti economici e le progressioni all’interno delle aree derivanti da accordi sindacali definiti nel corso del 2010, certificati dai competenti organi di controllo interno entro il 31 dicembre del medesimo anno, e che, in attuazione del dettato contrattuale, abbiano decorrenza dal 2010.”

 

Per i nostri passaggi il problema sarebbe la mancata certificazione da parte del Collegio dei Sindaci entro il 31.12.2010, che comporterebbe il solo riconoscimento giuridico del passaggio senza alcun effetto economico ovvero senza nessun adeguamento del tabellare.

 

Per quanto ci riguarda è inammissibile che una circolare intervenga a giochi fatti andando a modificarne le regole.

Tale dispositivo, da quel che ci risulta, bloccherebbe, nel panorama degli enti previdenziali, esclusivamente i passaggi INPS.

 

Segno questo che o c’è qualcuno che rema contro all’interno dell’Amministrazione o che la stessa non ha più o non vuole avere più alcun peso nei Ministeri quando si tratta di politiche del personale.

 

Alla riunione prevista per venerdì prossimo, rigetteremo, speriamo non da soli, tale eventualità e chiederemo con forza il riconoscimento sia giuridico che economico dei passaggi con decorrenza 1.1.2010.

 

L’unica cosa qualificante dell’accordo 2010 è così messa a rischio: le risorse economiche per i passaggi previsti dall’Accordo di programma 2010/2012.

 

 

PASSAGGI TRA LE AREE

 

Finalmente sono arrivate le autorizzazioni per i passaggi tra le Aree: 244 a B1 e 324 a C1.

 

Per i passaggi a B1 è necessario prevedere una nuova selezione non esistendo nessuna graduatoria precedente di riferimento. In quanto nuova selezione sarà richiesto il titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno (diploma).

 

Per i passaggi a C1 si procederà con lo scorrimento delle graduatorie regionali pre-esistenti.

 

Abbiamo chiesto che per la ripartizione regionale del numero dei posti si adoperi lo stesso criterio “matematico” utilizzato nei precedenti scorrimenti.

 

Chiediamo la massima trasparenza nell’attribuzione dei numeri a livello regionale, preso atto che al tavolo nazionale le altre OO.SS. hanno già chiesto un occhio di riguardo per la Direzione Generale.

 

 

CCNI 2011

 

 

L’Amministrazione ha dato una prima quantificazione delle risorse disponibili per la contrattazione 2011.

Per effetto della L. 122 il fondo si riduce, rispetto al 2010, di circa due milioni di euro.

Per avere una stima precisa del fondo occorrerà verificare quanti nuovi ingressi saranno possibili da qui alla fine dell’anno (il fondo, ai sensi della 122, deve essere ridotto in ragione della differenza tra uscite per pensionamenti e nuovi ingressi)

 

Comunque il totale del fondo non potrà superare l’importo del 2010.

 

 

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