Contratto integrativo INPS: continua il confronto

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CONTRATTO INTEGRATIVO: CONTINUA IL CONFRONTO

 

(30/23)     Nel primo pomeriggio del 18 maggio si è svolta la prevista riunione sul testo del contratto integrativo INPS 2022-23. Il Direttore Centrale Risorse Umane, in apertura, ha auspicato di avere la massima convergenza su un testo che poi sarà portato all’attenzione del commissario, ancora non nominato.

La USB nel suo intervento ha ribadito che è necessario procedere senza indugio a definire il bando per i passaggi verticali. Il DPCM delle assunzioni nella PA sta per essere “bollinato” dagli enti preposti; in totale saranno disponibili poco più di mille posti. Abbiamo richiesto anche la quantificazione immediata del numero dei passaggi legati allo 0,55% del monte stipendiale previsto dal CCNL per far partire il bando di prima applicazione e prevederne possibilmente uno nel 2024 per consentire a tutti di conseguire il titolo di studio necessario. Abbiamo ribadito che è necessario eliminare dai criteri le pagelline non previste dal contratto nazionale e nessuna pregiudiziale è stata imposta dagli organi di vertice uscenti su questo tema.

Relativamente ai passaggi orizzontali, la USB ritiene necessario eliminare l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo a chi detiene la posizione organizzativa, perché discriminante nei confronti degli altri lavoratori.

Una novità negativa del CCNL è l’introduzione tra i provvedimenti disciplinari che determinano l’esclusione del lavoratore per due anni dai passaggi orizzontali per rimprovero verbale (comma 3, lettera f, art. 43 del CCNL - negligenza o insufficiente rendimento nell'assolvimento dei compiti assegnati-). Per una maggiore tutela dei lavoratori interessati la USB ritiene che tale procedimento dovrà essere trattato dall’ufficio disciplina della direzione generale e non dai direttori di sede.

Punto fondamentale per USB è la garanzia di poter ottenere nel minor tempo possibile un passaggio per tutti i lavoratori, che riteniamo dovuto alla luce degli sforzi profusi da tutti i colleghi, in questi 4 anni, nonostante nuove incombenze, le scellerate riorganizzazioni e la pandemia la produttività è aumentata del 25%,  l’abnegazione dei lavoratori ed i risultati ottenuti sono stati anche riconosciuti dal Presidente e dal CDA uscente nella loro lettera di saluto: facciamo seguire alle parole i fatti.

Riteniamo, inoltre necessaria l’omogeneizzazione del TEP (490 euro per tutti) e il ripristino della norma che prevede la corresponsione dello stesso dopo un anno dall’assunzione. Su quest’ultimo punto abbiamo registrato la disponibilità dell’amministrazione

USB ha chiesto che a dirigere le agenzie complesse siano dirigenti di seconda fascia, e non funzionari indennizzati, caricati di responsabilità dirigenziali e che pesano in termine di costi sul Fondo di Ente. Le posizioni organizzative devono essere finanziate dall’Amministrazione. Questo consentirebbe di liberare risorse del fondo da destinare ai passaggi con il risultato di ridurre anche il tempo di attesa tra un passaggio e l’altro.

La USB ha chiesto di sanare la questione riguardante l’incentivo degli ispettori di vigilanza, allocati fisicamente presso le sedi provinciali, in quanto viene erogato con quello delle DCM e DR producendo così una forte riduzione salariale per gli interessati.