CONTRATTUALIZZARE LO SMART WORKING

Nazionale -

(143/20) Lo smart working deve essere sottratto alla sfera legislativa e inserito nei prossimi contratti collettivi nazionali di lavoro tra le materie oggetto di contrattazione. L’esperienza maturata nel corso di questa emergenza epidemiologica fa emergere chiaramente tale necessità. 

Basti pensare ai tempi di connessione che si dilatano enormemente, ben al di là della flessibilità che caratterizza il lavoro agile. Mail dei responsabili di posizione organizzativa che arrivano alle otto di sera e che chiedono risposte immediate. Ansia da prestazione di chi lavora agli ammortizzatori sociali e che per vocazione sociale si connette nelle ore più improbabili pur di riuscire a liquidare le prestazioni ai cittadini.

In alcuni territori qualche dirigente è tentato dal ripristino del cottimo e chiede ai lavoratori la compilazione di fogli excel con la produzione giornaliera individuale, un po’ come tornare a disegnare le aste quando ormai si è imparato l’alfabeto e si compitano intere frasi.

Il tavolo sindacale nazionale dell’INPS deve definire alcune regole transitorie in questa fase di emergenza epidemiologica, in attesa che sia definita la contrattualizzazione dello smart working.

L’INPS da decenni lavora per obiettivi collettivi, assegnando specifici pesi agli adempimenti oggetto di rilevazione. Uno dei punti di caduta di tale sistema è la parzialità della rilevazione, che porta a trascurare le attività non direttamente oggetto di valutazione della produttività, oltre agli improvvisi cambi di pesatura dei singoli adempimenti nel corso dell’anno che determinano squilibri nella rilevazione dei risultati e nella progettazione territoriale del lavoro. Probabilmente è tempo di porre maggiore attenzione ai servizi offerti ai cittadini utenti piuttosto che al singolo adempimento. Tuttavia  occorre preservare anche in un eventuale nuovo sistema l’apporto collettivo al raggiungimento degli obiettivi, perché è una caratteristica dell’organizzazione dell’INPS da valorizzare anche nei confronti di altre amministrazioni pubbliche. Sempre per non tornare a disegnare aste…