Da domani 20 dicembre partono tre giorni di mobilitazione contro lo scippo della contrattazione. Invitiamo i lavoratori ad organizzare la protesta a livello territoriale

Nazionale -

Ci stanno scippando il diritto alla contrattazione. Dopo 8 anni di blocco del contratto vorrebbero chiudere l’accordo prima di Natale, così da spenderselo alle elezioni politiche di marzo e alle RSU del 2018. senza garantire il tempo necessario ad una seria trattativa.

Domani, 20 dicembre, siamo stati convocati all’Aran e la bozza di accordo è stata anticipata già dai quotidiani on line, prima ancora di essere presentata ufficialmente al tavolo.

Quella che vi alleghiamo è la bozza scaricata da “Il Sole 24 Ore”.

L’Ordinamento professionale viene stralciato dal contratto e rinviato ad un’apposita Commissione paritetica. In questo modo CGIL-CISL-UIL vogliono prendere tempo per non assumere decisioni che potrebbero danneggiarli in previsione delle elezioni RSU.

Se si arriverà ad una firma del Contratto prima di Natale invitiamo le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS, soprattutto chi è collocato nelle Aree A e B, a recarsi in ufficio il 27 dicembre e a cancellarsi dai sindacati gialli padronali, che, ancora una volta, stanno operando contro gli interessi dei lavoratori.

Ci vogliono impedire di discutere dell’Ordinamento professionale perché altrimenti CGIL-CISL-UIL dovrebbero dire apertamente NO all’Area unica amministrativa che la USB propone da tempo.

Gli conviene prendere tempo e rinviare tutto a dopo le elezioni RSU.

Rivendichiamo il diritto ad una contrattazione vera, fatta coi giusti tempi e con il rispetto del ruolo delle rappresentanze dei lavoratori.

Domani la USB andrà all’Aran e con forza protesterà contro il tentativo di svilire il confronto, riducendolo ad un “prendere o lasciare”.

Aprite gli occhi una volta per tutte, dateci una mano a difendere il diritto alla contrattazione.

Da domani 20 dicembre partono tre giorni di mobilitazione contro lo scippo della contrattazione. Invitiamo i lavoratori ad organizzare la protesta a livello territoriale.