DECRETO SVILUPPO: ISPETTORI SCIOPERANO IL 15 LUGLIO CON USB CONTRO EVASIONE DI STATO

COMUNICATO STAMPA

 

Manifestazioni ed iniziative in tutte le regioni

A Roma presidio davanti al Ministero dell’Economia, via XX Settembre, ore 12.30

 

In allegato la locandina

 

Nazionale -

 

Dopo l’approvazione della Camera, domani il Decreto Sviluppo passa al Senato, dove il Governo ha già annunciato la richiesta di fiducia blindando così anche quell’Art. 7 tanto contestato dagli ispettori di vigilanza e dai funzionari addetti al controllo fiscale.

“Abbiamo definito questa norma ‘evasione di Stato’ perché favorisce l’illegalità nelle imprese e impedisce una vera attività di vigilanza su sicurezza, fisco e contribuzione”, spiega Luigi Romagnoli, del Coordinamento Nazionale USB Pubblico Impiego. “Si arriva addirittura a minacciare gli ispettori di vigilanza di provvedimenti disciplinari se non rispetteranno la cadenza minima di sei mesi tra un controllo e l’altro nella stessa ditta. E questo è valido per tutti gli organismi di vigilanza, come Agenzie fiscali, Inps, Inail, Asl, Ministero del Lavoro, Guardia di Finanza”.

“Il Governo – prosegue l’esponente dell’USB – vuole mettere definitivamente sotto tutela politica l’attività di vigilanza e trasformare gli ispettori in semplici consulenti delle imprese. Noi non ci stiamo e difendiamo il valore sociale della funzione della vigilanza e la professionalità dei funzionari preposti a tale attività”.

Conclude Luigi Romagnoli: “Lo sciopero di due ore, deciso nell’assemblea nazionale della vigilanza il 17 giugno scorso, confluirà in quello generale di Pubblico Impiego proclamato dall’USB per il 15 luglio. C’è bisogno di unire le lotte in una grande mobilitazione che respinga la manovra economica e la politica del governo sul lavoro dipendente e su quello pubblico in particolare”.

C’è bisogno di unire le lotte in una grande mobilitazione