Editoriale - Fantasmi all’INPS… e pure ben pagati

Si comportano come piccoli fantasmi dispettosi, intenti a giocarsi brutti scherzi l’uno con l’altro, spaventando i turisti per non essere disturbati nel loro gioco preferito: l’acchiappapoltrone. Non stiamo parlando di strane presenze in qualche storico castello della campagna inglese, ma più semplicemente dei dirigenti generali INPS, soprattutto di quelli della sede centrale. In questi anni di declino e di svendita dell’ente, non una voce si è alzata da parte di questi manager pagati come un amministratore delegato di una qualche importante azienda privata.

Abbiamo assistito a carriere fulminanti, ad ogni sorta di riciclaggio politico a seconda della compagine vincente pur di rimanere a galla.

Il vertice gestionale dell’ente sta, volontariamente o meno, favorendo la liquidazione definitiva dell’informatica interna. Il progetto di accorpamento degli enti previdenziali, se realizzato, produrrà un reale ridimensionamento della funzione degli enti stessi, con una ricaduta negativa sui servizi erogati ai cittadini. L’intero welfare è in discussione.

L’INPS che promuove la previdenza complementare è la negazione delle motivazioni per cui l’INPS esiste.

Eppure da parte dei dirigenti generali non una parola....

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