I PRECARI DEI CONTACT CENTER INPS SENZA STIPENDIO

Comunicato n. 23/09

Nazionale -

 

Da due mesi i lavoratori dei contact center dell’INPS non percepiscono la retribuzione. Per quale motivo? Non si pensi di utilizzare a pretesto la crisi economica per impoverire ulteriormente chi già vive in condizioni disagiate, con contratti di lavoro precario. Una situazione inaccettabile, che diventa incomprensibile se si pensa che l’attività lavorativa viene svolta per conto dell’INPS, un Ente che dovrebbe avere maggiore sensibilità di altri nel controllare in “tempo reale” che le ditte che operano all’interno dell’Istituto in regime di appalto versino la retribuzione e la contribuzione ai propri dipendenti.

Troppo spesso, invece, questi controlli non vengono effettuati, magari con la “scusa” ridicola che non si tratta di dipendenti dell’Istituto ma di ditte esterne. Ma allora, agli ispettori, invece di mandarli in lungo e in largo, perché non gli facciamo controllare per primo cosa succede in casa nostra, sotto il nostro naso?

C’è il rischio che il servizio di contact center nei prossimi giorni subisca rallentamenti e disservizi, perché il risentimento dei lavoratori è grande. I vertici dell’Istituto, a nostro parere, dovrebbero intervenire con immediatezza per far sbloccare il pagamento delle retribuzioni. Noi non lasceremo soli questi lavoratori.

  

I PRECARI DELL’INPS DI BOLZANO 

Sempre a proposito di lavoratori precari, ancora non risulta pubblicato il DPCM di autorizzazione alla stabilizzazione dei 34 semestrali della sede di Bolzano. Entro il 31 marzo il governo avrebbe dovuto autorizzare le assunzioni. Le notizie che abbiamo diffuso, fino a pochi giorni fa, sull’iter della stabilizzazione, le abbiamo apprese sempre dall’esterno. E’ possibile che il vertice dell’INPS resti indifferente alla sorte di lavoratori che finora hanno dato un grosso contributo al funzionamento dei servizi nella sede dell’Alto Adige? Non permetteremo che ancora una volta, dopo il maggio del 2008, sia vanificato un percorso che ha richiesto fatica e determinazione da parte nostra, mentre i lavoratori hanno dovuto subire una stressante condizione emotiva, con notizie e decisioni spesso contrastanti. Anche questi lavoratori stiano sicuri che non saranno mai lasciati soli dalla nostra organizzazione sindacale.