Il 20 giugno manifestazioni e presidi unitari in tutta Italia. Per il salario, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la continuità del reddito e contro la precarietà.
Da anni siamo di fronte ad un violento e continuo attacco ai lavoratori da parte dei padroni e del potere finanziario ed economico, che ha prodotto bassi salari, precarietà diffusa, peggioramento dei diritti sociali, sfruttamento degli immigrati e delle donne, devastazione del territorio.
Tutto ciò è stato ed è funzionale alle politiche liberiste fatte proprie nel nostro paese sia dal centro destra che dal centro sinistra e che, se non contrastate efficacemente, porteranno a condizioni di vita sempre più pesanti per i lavoratori e per i ceti popolari.
In questo quadro si colloca l'attacco portato da Cgil, Cisl e Uil per ridurre drasticamente gli spazi di democrazia nei luoghi di lavoro e gli strumenti generali di difesa delle condizioni di vita dei lavoratori. La proposta che intendono trattare con Confindustria e Governo sancisce lo svuotamento del Contratto Nazionale. Diciamo NO a questo documento, facciamo sentire il forte dissenso dei lavoratori.
Cub, Confederazione Cobas e SdL intercategoriale propongono l'avvio di una mobilitazione nazionale che veda momenti di protesta, scioperi, assemblee e confronti per giungere allo SCIOPERO GENERALE nel prossimo autunno. Una mobilitazione che si basa su una piattaforma le cui linee generali sono state approvate dall'Assemblea Nazionale indetta dalle tre organizzazioni sindacali di base svoltasi il 17 Maggio a Milano ed alla quale hanno partecipato oltre 2.000 lavoratori, delegati ed Rsu.
> Forti aumenti generalizzati per salari e pensioni di almeno 3.000 euro annui - Introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi – Eliminazione dell'Iva dai generi di prima necessità – Difesa della pensione pubblica – No allo scippo del TFR - eliminazione della clausola del silenzio assenso e possibilità per i sottoscrittori di uscire dal fondo pensione.
> Abolizione delle leggi Treu e 30.
> Lotta al razzismo che, oltre a negare diritti uguali e la dignità delle persone, scarica sui migranti la responsabilità dei principali problemi sociali.
> Continuità del reddito – Lotta alla precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione e alla mobilità.
> Rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito. No alla detassazione degli straordinari proposta da governo.
> Sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali.
> Restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare e pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori.
20 giugno 2008
con manifestazioni e presidi in tutte le Regioni
Cub - Confederazione Cobas - SdL intercategoriale