IL DIRETTORE REGIONALE MARCHE SCRIVE A DG E DC PENSIONI ECOCERT GESTIONE PUBBLICA ENTRO 31/12/2020? ERRORE DI DIGITAZIONE

Nazionale -

(149/20) Il direttore regionale delle Marche ieri ha scritto alla direttrice generale e al direttore centrale pensioni per contestare il contenuto della comunicazione dello scorso 11 novembre con la quale si è chiesto di certificare entro il prossimo 31 dicembre (appena 34 giorni lavorativi) la posizione contributiva di un cospicuo numero di lavoratori iscritti alla gestione pubblica.

L’esordio della missiva è di amara ironia, con il direttore regionale a sottolineare che probabilmente la data del 31 dicembre 2020 indicata come termine per il completamento del progetto è frutto di un errore di digitazione.

Il direttore delle Marche sottolinea che le linee d’indirizzo del CIV, nelle quali è contenuto il progetto di rilascio dell’estratto conto certificativo per la gestione pubblica, si riferiscono al triennio 2021-2023, quindi è probabile, riflette il dirigente, che nella PEI della DC Pensioni si volesse indicare la data del 31 dicembre 2023 per la conclusione del progetto in quanto quella di fine 2020 appare incongrua, “evidentemente riferita ad altro progetto”.

Il direttore regionale sottolinea che la consegna dell’ecocert nella gestione privata avviene solitamente in prossimità del pensionamento, in quanto il documento rilasciato dall’INPS serve appunto a certificare la contribuzione utile al diritto e alla misura della pensione. Un documento impegnativo per l’Istituto, la cui stesura risulta già complessa per la gestione privata, che può contare su archivi telematici aggiornati, figurarsi per una gestione pubblica dove è ancora diffuso l’uso della documentazione cartacea e non di rado risulta poco collaborativo l’apporto dei datori di lavoro pubblici. Perché quindi adottare una diversa modalità per la gestione pubblica, si chiede il dirigente, pretendendo in un tempo ristretto la certificazione anche di posizioni assicurative di lavoratori non prossimi al pensionamento?

Perché non lasciare all’autonomia e responsabilità del territorio l’individuazione dei soggetti della gestione pubblica a cui rilasciare l’ecocert? La scelta più opportuna, è il parere del dirigente territoriale, è quella di articolare l’intero progetto nel triennio indicato dal CIV, senza accelerazioni che risultano impossibili da perseguire. Il direttore delle Marche conclude la sua riflessione ricordando che il personale sta operando da remoto tra mille difficoltà e che si è prossimi alle festività di fine anno. Come dargli torto?

Se anche chi ha elevate responsabilità gestionali territoriali evidenzia l’impossibilità di adempiere a quanto richiesto a livello centrale, è il caso che si rifletta tempestivamente e che si rivedano i tempi del progetto, aprendo un immediato confronto sindacale già a partire dalla riunione di domani dell’OPI (osservatorio per l’innovazione), come richiesto dalla USB.