Il pianeta solitario - Bollettino USB per sopravvivere alle pagelle - n. 7

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IL PIANETA SOLITARIO - BOLLETTINO USB PER SOPRAVVIVERE ALLE PAGELLE - NUMERO 7

IL PASTICCIO DEL VOTO POLITICO AI NEO-ASSUNTI

CONTRADDIZIONI DELLA FALSA MERITOCRAZIA

(46/24) La torrida estate 2024 ha portato alla grande maggioranza dei lavoratori dell’Inps assunti nel corso del 2023 la brutta sorpresa della pagella standardizzata per tutti al ribasso, con la regola del “sei politico” - che qui diventa un “cinque” per la scala dei punteggi in settimi - e l’attribuzione del “minimo sindacale”, senza alcun riguardo a circostanze specifiche. Ci risulta una notevole eccezione in almeno una regione del nord e almeno in alcune sedi del sud, dove la valutazione è stata sì uniforme ma al rialzo, con il probabile intento di scongiurare abbandoni. In rari casi si è proceduto a valutazioni individuali come per i lavoratori “vecchi”. La valutazione è stata effettuata per tutti (o quasi) questi colleghi dai direttori regionali di riferimento. Non risultano emanate disposizioni ufficiali dai vertici della tecnostruttura su come dovesse essere gestita la valutazione dei “nuovi” ed è stato ufficiosamente smentito che ve ne siano state di informali. È possibile che i direttori centrali e regionali si siano tra loro coordinati in autonomia.

Più che comprensibili lo sconcerto, l’incredulità, la mortificazione e in alcuni casi la rabbia che si sono diffusi tra i lavoratori interessati, che si trovano così a prendere bruscamente coscienza della realtà Inps e della distanza tra le incaute promesse dei vecchi vertici dell’Istituto e la durezza della realtà. Comprendiamo anche il timore - che alcuni ci hanno rappresentato - di attivare colloqui o conciliazione, che potrebbero determinare ritorsioni. L’effetto che si determina sul morale dei lavoratori è riassumibile in “mutismo e rassegnazione” oppure in “pazienza e rancore”. Altro che motivazione e senso di appartenenza. Alla faccia dello spirito di gruppo e della collaborazione.

Nel ribadire ancora una volta la totale contrarietà di USB Pubblico Impiego alla valutazione individuale dei pubblici dipendenti, non possiamo non evidenziare la stridente contraddizione tra la pretesa applicazione della (a nostro giudizio falsa) meritocrazia e l’appiattimento al ribasso a danno di un intero contingente di lavoratori. Si tratta di un’ulteriore conferma dell’inadeguatezza del sistema di valutazione dell’Inps, del quale riteniamo indispensabile una revisione che parta dalla tempistica (inaccettabile lo sfasamento di molti mesi tra valutazione e periodo di riferimento) e dalla riduzione della discrezionalità (con un meccanismo di garanzia contro le valutazioni sotto la sufficienza).  

Per uscire dalle secche dell’imbarazzante situazione creatasi sui neoassunti, l’Amministrazione - da noi consultata - ci ha comunicato ufficiosamente che intende neutralizzare con provvedimento formale le valutazioni 2023 per gli assunti nello stesso anno. Non è chiaro, qualora si proceda davvero in questa direzione, come verrà gestita l’erogazione del TEPI, che proprio sulla valutazione individuale si appoggia. In attesa che la situazione si chiarisca, è necessario tenere alta l’attenzione e consigliamo ai colleghi interessati di procedere comunque alla richiesta di colloquio e all’attivazione della conciliazione, rivolgendosi per l’assistenza ai delegati USB delle loro sedi. Qualora la questione appena denunciata non dovesse essere risolta positivamente e velocemente, USB Inps indirà un’assemblea nazionale sull’argomento.