IL TROPPO STOPPIA:  LA GESTIONE PUBBLICA INPS BLOCCATA DALLE INADEMPIENZE DEGLI ALTRI E AI LAVORATORI SI CHIEDONO MIRACOLI

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(147/20) A nove anni dalla soppressione dell’INPDAP la gestione pubblica continua a soffrire degli stessi mali: le amministrazioni della P.A. non collaborano all’implementazione delle posizioni assicurative dei propri dipendenti, anche perché cronicamente in carenza di organico, mettendo in difficoltà chi all’INPS è preposto alla sistemazione del conto assicurativo dei lavoratori pubblici e alla liquidazione delle loro prestazioni pensionistiche.

Soprattutto nel settore della Scuola, dove il MIUR risulta totalmente reticente al lavoro di aggiornamento della situazione contributiva del personale attraverso l’applicazione informatica PassWeb. Inoltre, ancora oggi, le amministrazioni pubbliche si preoccupano della posizione assicurativa solo quando il personale è in procinto di lasciare l’attività per il pensionamento.

Con carichi di lavoro già eccessivi, complicazioni procedurali e organizzative, dopo aver dato anche una mano in tempo di lockdown alle prestazioni a sostegno del reddito e all’attività d’informazione da remoto, alcuni giorni fa sulla testa degli addetti al conto assicurativo della gestione pubblica è piovuto l’ordine di lavorare entro il 31 dicembre prossimo riscatti e ricongiunzioni, richieste di variazione della posizione assicurativa e ogni altra prestazione in previsione del rilascio degli ecocert anche per i lavoratori pubblici. Vale la pena sottolineare che anche l’INPS opera costantemente in carenza di personale, attualmente pari a 2.218 unità in meno rispetto al fabbisogno sostenibile e 3.391 unità in meno rispetto all’organico teorico.

Non solo si carica di ulteriore lavoro chi ormai non ce la fa a star dietro all’attività ordinaria, ma con una disposizione che arriva a ridosso della fine dell’anno si mette a rischio l’incentivo di quei lavoratori perché non si potrà ottemperare nei termini previsti alle richieste loro avanzate dal direttore centrale pensioni.

Chiediamo che la questione sia messa all’ordine del giorno della riunione dell’Osservatorio per l’Innovazione in programma il prossimo 25 novembre. Le lavoratrici e i lavoratori della gestione pubblica non devono pagare per le inadempienze altrui, gli errori organizzativi e la mancanza di una strategia complessiva sulla sistemazione del conto assicurativo dei lavoratori pubblici.