IN ATTESA DEL PASSAGGIO IN AREA C… INCREMENTIAMO IL TEP DELLE AREE A/B
Comunicato n. 38/19
Proseguiamo nella disamina delle nostre proposte per il contratto integrativo 2018. Ieri abbiamo trattato della richiesta di un aumento generalizzato del TEP mensile di 200 euro, oggi analizziamo le motivazioni che ci spingono a proporre un ulteriore aumento del TEP specificatamente per le lavoratrici e i lavoratori delle Aree A e B, rispettivamente di 60 e 65 euro mensili da mantenere fino al passaggio in Area C.
La motivazione è molto semplice. Considerato che il personale di quelle aree professionali da anni svolge mansioni superiori, in attesa che si determinino le condizioni contrattuali o normative per il superamento del mansionismo ci sembra quantomeno doveroso riconoscere un incremento economico che riduca il divario economico con l’Area C. Ovviamente un indennizzo economico non può essere considerato sostitutivo dei passaggi, che rimangono l’obiettivo principale.
Doverosa sarebbe anche la certificazione da parte dei dirigenti delle mansioni svolte da detto personale, invece quasi tutta la dirigenza si comporta in modo ricattatorio con i lavoratori delle Aree A e B: a chi chiede di vedere riconosciuto il lavoro effettivamente svolto si risponde con la minaccia di essere adibiti a lavori marginali, con il rischio di subire un vero e proprio mobbing. La dirigenza INPS, purtroppo, in gran parte è questa, completamente asservita ai sindacati complici,senza spina dorsale e dignità: forti con i deboli e deboli con i forti.
Tornando alla nostra proposta, a chi dovesse eccepire che nel 2018 non ci sono più risorse disponibili né per aumentare il TEP di 200 euro come chiesto ieri per tutti, né per incrementare ulteriormente il TEP dei lavoratori delle Aree A e B, rispondiamo che i provvedimenti possono essere inseriti nel contratto integrativo 2018 con decorrenza dicembre di quell’anno, così da non pesare sul Fondo 2018. Se si vuole le soluzioni si trovano e non sarebbe la prima volta.