IN ROTTA IL TAVOLO SINDACALE NAZIONALE

In allegato il comunicato n. 21/08

 

Nazionale -

La crisi delle relazioni sindacali nel Lazio è arrivata ieri al tavolo nazionale. RdB, Uil e CISAL hanno rinnovato la richiesta di convocazione per la ripartizione dei posti da mettere a selezione nel Lazio, non riconoscendo validità all’accordo sottoscritto in quella regione dalle sole CISL e CGIL, sulla base di un comportamento illegittimo del direttore regionale, nei cui confronti è aperto da tempo un contenzioso sindacale che ha visto i lavoratori mobilitarsi in modo compatto, al di là degli schieramenti sindacali.

 

Di fronte ad una delegazione nazionale titubante ed incapace di far rispettare le regole, la UIL ha abbandonato il tavolo sindacale, minacciando di bloccare le selezioni interne. Anche la CISAL ha deciso di protestare abbandonando i lavori. La RdB ha scelto di rimanere al tavolo ed ha chiesto alla delegazione di interpellare il direttore generale per assumere una decisione definitiva sul problema aperto nel Lazio, rimarcando la volontà di arrivare al più presto alla pubblicazione dei bandi. Il capo delegazione ha accolto la richiesta e, dopo circa trenta minuti, è tornato per comunicare che il direttore generale (udite! udite!) prendeva tempo e si riservava di comunicare una propria decisione nel giro di due giorni.

 

La RdB a quel punto chiedeva la sospensione dei lavori e comunicava la propria indisponibilità a sottoscrivere l’accordo sui benefici assistenziali, altro argomento all’ordine del giorno, ritenendo non opportuno che i lavori continuassero dopo l’apertura di una crisi al tavolo sindacale nazionale. Inutile lo sforzo del sindacato di base per evitare un’ulteriore lacerazione del tavolo. L’amministrazione, con l’approvazione di CISL, CGIL e CIDA, decideva per la continuazione dei lavori e per la sottoscrizione dell’accordo. A quel punto la RdB comunicava la propria decisione di non intervenire nel merito dell’argomento in esame, pur ritenendolo di grande importanza per i lavoratori dell’Istituto, comprendendo le ragioni di chi aveva abbandonato il tavolo pur non condividendone la scelta. L’accordo sui benefici assistenziali veniva firmato da CISL, CGIL e CIDA.

 

Quanto accaduto ieri al tavolo sindacale nazionale apre sicuramente un problema con l’amministrazione, ben disposta a spaccare il tavolo sindacale ed a sottoscrivere accordi di minoranza, seguendo il nuovo vento politico. Incomprensibile (ma fino a che punto???) appare il comportamento della CGIL, ormai votata ad un ruolo marginale e subalterno.

 

Se entro domani non dovessero arrivare risposte soddisfacenti dal direttore generale, la RdB farà valere le proprie ragioni in tribunale, ma in ogni caso mai e poi mai è disposta a bloccare la pubblicazione dei bandi, che dovrà avvenire nei prossimi quindici giorni, dopo un’ulteriore confronto sindacale.