INPS, GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2012. LA CIVIT RAPPRESENTATA DA ANTONIO MARTONE

Comunicato 68/12

In allegato la locandina

Roma -

E’ in corso di svolgimento presso la Sala Aldo Moro della Direzione Generale dell’INPS la GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2012. Tra gli ospiti, spicca la partecipazione di Antonio Martone, padre di Michel, sottosegretario al Ministero del Lavoro. Antonio Martone, già presidente della CIVIT, si è dimesso dall’incarico nel marzo del 2012 a seguito delle numerose polemiche che hanno investito il figlio rispetto ad incarichi ottenuti con la pubblica amministrazione. Nel 2010 Martone senior finì sui giornali per una cena a casa di Denis Verdini (PDL), nella quale si sarebbe parlato di fare pressioni sulla Consulta per ottenere il via libera al “lodo Alfano”. Antonio Martone dalla CIVIT non è mai uscito, ma dopo le dimissioni da presidente ha continuato a far parte del Consiglio.

 

Come mai alla giornata della trasparenza dell’INPS non partecipa l’attuale Presidente della CIVIT, Romilda Rizzo?

 

Antonio Martone, da Presidente della CIVIT, si arrese all’insistenza del Presidente dell’INPS che voleva nominare a tutti i costi come Presidente dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) dell’ente previdenziale Francesco Varì, ex dirigente generale dell’INPS in pensione, nonostante che questi non avesse i requisiti richiesti per tale incarico e nonostante le rimostranze e i dubbi espressi dalla stessa CIVIT e dal Magistrato della Corte dei conti addetto al controllo dell’INPS. Coincidenza volle che dopo alcuni mesi Martone junior ottenne dall’INPS un incarico per curare gli interessi dell’ente in un ricorso presentato dal dott. Pietro Corasaniti, dirigente generale in pensione.

 

Da allora la situazione non è cambiata. Il dott. Francesco Varì, oggi settantaquattrenne, è ancora Presidente dell’OIV, nonostante un’indagine interna sulla gestione del Patrimonio immobiliare abbia fatto emergere diverse ombre sull’operato del dirigente nel periodo in cui era a capo della Direzione centrale Patrimonio. USB ha ripetutamente denunciato i fatti appena enunciati e ci chiediamo di quale trasparenza si possa oggi discutere nel pomposo incontro organizzato dall’INPS. Finché non si forniranno alle organizzazioni sindacali dell’ente informazioni dettagliate sul numero delle società che erogano servizi all’INPS, sui costi delle esternalizzazioni e sul ruolo che alcune ditte hanno all’interno dell’Istituto, parlare di trasparenza ci sembra quantomeno azzardato.

 

Non è nascondendo l’immondizia sotto il tappeto che difendiamo l’INPS: fare un’operazione di vera trasparenza e reclamare legalità e integrità ci sembra l’unica strada per assicurare un futuro all’ente e rendere un servizio al Paese nell’interesse dei cittadini che pagano i contributi e le tasse.