iNPS lAZIO. FALLIMENTI REGIONALI

Comunicato N.18/13

Roma -

Alla fine dunque il buon senso sembra aver avuto la meglio ed almeno per ora, in attesa della conferma, la programmata chiusura dell’agenzia di Guidonia e la  pressoché contemporanea apertura di quella di Fiumicino sono state sventate. A pensarci bene non poteva essere altrimenti, se solo consideriamo le esigenze giustamente ritenute prioritarie di “prossimità con l’utenza” nel primo caso e di “economicità della gestione” nel secondo, solo a un passo dall’essere disattese. In entrambi i casi citati infatti la direzione regionale aveva palesemente forzato la mano, bypassando ogni plausibile criterio ed assumendo decisioni unilaterali. Per la verità, la possibile chiusura dell’agenzia di Guidonia era stata ventilata di concerto con la nuova responsabile dell’organizzazione e sembrava ormai cosa fatta, mentre nel tentativo di aprire l’avamposto di Fiumicino la direzione Lazio si era addirittura avvalsa della cieca complicità di tutte e quattro le altre OOSS. A Guidonia una forte mobilitazione del personale e dell’utenza ha praticamente stoppato la determinazione n. 77 di Monarca Pasqua (che, come se nulla fosse, disponeva tagli e competenze a iosa), mentre i locali finalmente recuperati dal comune hanno recentemente ricevuto il placet da parte regionale. Resta ora da cambiare la destinazione d’uso dello stabile individuato e si spera che stavolta i consiglieri ci siano proprio tutti, se veramente si vuole che l’utenza proveniente da un così vasto bacino non venga di colpo sballottata da un territorio all’altro. Cosa che la direzione regionale, in tutt’altre faccende affaccendata, non aveva evidentemente tenuto in gran considerazione. Ma che ha dovuto riconsiderare. Una forzatura dietro l’altra va registrata anche nell’ostinata ricerca di apertura di un nuovo avamposto in quel di Fiumicino: ma chi bisognava accontentare???
La domanda è d’obbligo perché fin dall’inizio, a parte qualche pseudo dirigente, il personale non si è mostrato interessato al trasferimento (nonostante i soldi) ed un azzardo è stato proporre alla bisogna i colleghi ex INPDAP o ex ENPALS. Nonostante ciò, alla squallida manovra si sono prestate senza problemi di sorta le delegazioni regionali di CGIL - CISL - UIL e CISAL con l’inconsistente verbale di accordo siglato in data 29.01.2013 giusto per avallare il tutto e lanciare una ciambella di salvataggio ad una direzione regionale peraltro in palese difficoltà. Di quest’ultima rammentiamo le dichiarazioni dell’epoca: “Se pure ci mancasse qualche unità nell’organico, sia chiaro che intendo aprire lo stesso”. In perfetta coerenza con le affermazioni più recenti, fornite arrampicandosi sugli specchi: “Considerati i lavori effettuati per l’ampliamento della reception e degli sportelli presso la sede di Ostia, non ravvisiamo oggi la necessità circa l’apertura di una nuova agenzia”. Il che, ironia della sorte, collima con il primo dei 3 punti della nota a verbale con cui la USB aveva espresso dubbi e perplessità sulla gestione dell’intera operazione. E sempre che ora non sia un problema tornare indietro. Insomma avevamo visto giusto ed il tempo come al solito è stato galantuomo, ma l’eccessiva disinvoltura con la quale si possa fare e disfare, saltando di palo in frasca nella generale omertà, lascia francamente perplessi. Così come il fatto che ci siano voluti quasi 2 anni per ottenere finalmente scampoli di trasparenza e colloqui a porte aperte testimonia il fallimentare decisionismo della direzione.

 

Coordinamento regionale USB Inps Lazio