Inps Lazio. IL LAZIO BOCCIA GLI ACCORDI
Comunicato n.16/13
Com’è consuetudine e com’era stato già anticipato a livello nazionale, circa due mesi or sono la USB non si è limitata ad illustrare le molteplici motivazioni che l’hanno portata a non sottoscrivere il Contratto Integrativo 2012 e l’Accordo di Programma 2013 assicurando peraltro la più ampia informazione ai dipendenti. La scelta coraggiosa è stata quella di sottoporre entrambi gli accordi siglati da CISL e UIL il 26 marzo scorso ad una consultazione referendaria tra i lavoratori e di inserire nella scheda eventuali osservazioni per raggiungere possibilmente una compiuta valutazione sul contenuto di documenti che riguardano tutti noi. Ebbene nonostante le difficoltà oggettive, spesso legate anche agli spostamenti logistici in corso d’opera, la risposta complessiva del Lazio è stata notevole: su 1915 dipendenti, infatti, censiti a tutto il 30.04.2013 (dirigenti, professionisti e medici esclusi) ben 584 hanno raccolto l’invito della nostra OS e hanno votato. 584 colleghi che, tra uno sportello e l’altro, hanno comunque trovato il tempo di documentarsi, compilare una scheda e magari fornire qualche suggerimento. 584 colleghi che hanno deciso che adesso è il caso di farsi sentire tralasciando, per mezz’ora, le mille incombenze quotidiane e lanciando un preciso segnale a quanti nel frattempo continuano imperterriti a sottoscrivere accordi indecorosi. Anche perché messaggi più o meno subliminali ormai stancamente ripetuti, del tipo “soltanto grazie alla firma si percepisce l’incentivo”, non attecchiscono più. Insomma, 584 lavoratori che non hanno voluto perdere l’occasione di esserci e di dare la possibilità agli altri di contare davvero, indicando un percorso nuovo, un percorso di mobilitazione e di impegno, del quale bisognerà poi tener conto. Tornando ai numeri il Contratto Integrativo 2012 è stato sonoramente bocciato con 575 NO (3 schede bianche e 6 nulle) mentre l’Accordo di Programma 2013 ha recuperato 1 solo voto a favore, 579 NO e 4 schede nulle. Un vero tsunami. Tra le osservazioni più gettonate, quella che suggerisce alle OOSS tutte di non sottoscrivere più alcun accordo con una amministrazione inadempiente, proprio per aprire una crepa in questo sistema di relazioni unilaterale e non condiviso. Restano ancora da considerare gli aspetti principali che hanno determinato una così netta affermazione dei NO e che possono essere sintetizzati nella “doppia presa in giro” riguardante i colleghi delle aree A e B (35 euro lordi mensili nel Contratto Integrativo 2012 e sterili congetture, tutte da verificare, sull’Accordo di Programma 2013). Completamente dimenticate le selezioni 2011 e 2012 che avrebbero quanto meno portato tutti i mansionisti a livello apicale in ogni area. Altro punto di caduta la mancata stabilizzazione di una quota dell’incentivo che invece sarebbe stata utile per evitare i continui ricatti dell’amministrazione, del governo e dei ministeri vigilanti tesi, anno dopo anno, ad una superproduzione. Ugualmente dimenticati i funzionari addetti al contenzioso sulla invalidità civile, dapprima abbindolati con le solite lusinghe e poi lasciati al palo da CISL e UIL. Infine la cambiale in bianco rappresentata da 45 milioni di euro con cui saremo tutti chiamati a finanziare la sperimentazione del nuovo modello organizzativo. Ed ora che i lavoratori si sono espressi, le OOSS firmatarie ne terranno conto??