Inps Lazio. INTRALLAZZI E CLIENTELE
Comunicato n.20/13
Mentre l’attenzione di tutti (o quasi) s’è giustamente focalizzata in questi giorni sulle ultime picconate inferte da vari governi allo stato sociale e alla previdenza pubblica, mentre l’amministrazione procede imperterrita sperimentazione dopo sperimentazione nello smantellamento di quel che resta dell’Istituto, mentre il collegio dei sindaci decide di tagliare 94 milioni di euro dal Fondo destinato alla produttività dei lavoratori, insomma approfittando del caos pressoché generale i soliti noti tramano purtroppo alla luce del sole per sistemare i “raccomandati”.
Risale infatti a non più tardi di 20 giorni fa il tentativo veramente emblematico dal vicino Abruzzo di assegnare al coordinatore regionale CISL Michele Tosches (per giunta in distacco) una posizione organizzativa senza emissione di bando. Ma il Lazio non vuol esser da meno e così, dopo il conferimento della posizione organizzativa alla responsabile regionale della CGIL (Laura Rosatelli) assegnata al controllo prestazioni, abbiamo di recente registrato l’incredibile conferimento di un’altra posizione organizzativa, questa volta al responsabile regionale CISL (Marco Batani) assegnato al soggetto contribuente con domanda dell’ultim’ora. Con l’aggravante che, essendo stato trasferito di colpo in una linea di prodotto servizio completamente nuova, dovrà essere finanche “formato” dai lavoratori. Sulla stessa scia clientelare, la direzione metropolitana non poteva certamente esimersi dal dire la propria ed ecco le improvvise movimentazioni di personale che riguardano il contemporaneo spostamento del coordinatore metropolitano UIL Benedetto Gaetani ed il responsabile territoriale CISL Bernardino Alfonsi da un giorno all’altro nello staff della direzione. Resta da chiedersi per quali meriti.
Nel contempo, la UILPA ha ufficialmente aperto venerdì scorso il mercato delle posizioni organizzative, cercando di mettere insieme scontenti e luogotenenti, sul tema delle prospettive di carriera e degli sviluppi professionali di minoranze che ancora oggi non si rendono conto (o si rendono conto?) di quel che fanno. Ad essi vorremmo sommessamente rammentare tre sole cose ma significative: il progressivo smantellamento dell’Istituto sta andando avanti anche “grazie” a loro, le indennità continuano ad essere prelevate dal Fondo di Ente (e prima o poi i lavoratori della aree A e B giustamente si ribelleranno), siamo sicuri infine che ne valga la pena? Qualche biglietto da cento appositamente elargito potrà mai smaltire lo stress di chi per fare carriera si è prestato a un simile andazzo? Di particolare interesse il maldestro tentativo di tranquillizzare i titolari dell’URP in mancanza di fondi e davvero esilarante la richiesta di maggiore trasparenza, emessa sia pure a denti stretti dal pulpito. Della serie, soltanto facce di bronzo. Ma non basta. Perché proprio nella stessa giornata in cui è stata programmata una mobilitazione nazionale in difesa del welfare e della previdenza pubblica, la CISL di Giorgio Allegrini (presidente CdA di Fondo SIRIO) decide di organizzare un simposio per illustrare ai lavoratori la bontà della previdenza integrativa (!).
Nel silenzio assordante delle altre OOSS, la direzione regionale, nel rush finale per approdare in DG, è riuscita ad inanellare nuove perle nel suo campionario: tre diffide in altrettanti giorni rappresentano infatti un piccolo record degno del peggior Corasaniti che si ricordi. Anche questa volta il tempo sarà galantuomo.
Coordinamento Regionale USB INPS Lazio