INPS, SEMPRE PIU’ DIFFICILE IL RAPPORTO CON I CITTADINI LA SICUREZZA DEI LAVORATORI A RISCHIO OGNI GIORNO

(109/19)

Roma -

Negli ultimi giorni gli episodi di aggressione nelle sedi dell’INPS hanno riguardato principalmente i responsabili dell’ufficio rapporti con il pubblico tanto da spingerli a scrivere al presidente per chiedere attenzione alle loro problematiche. Accade anche che le minacce si concretizzino nelle vicinanze della sede, come accaduto a Napoli, costringendo il collega a presentare una formale denuncia all’autorità giudiziaria. La nostra convinta e totale solidarietà va alle colleghe ed ai colleghi vittime di episodi di violenza verbale e fisica ed a tutti i lavoratori, non solo i responsabili degli URP, che ogni giorno assicurano il servizio d’informazione con professionalità e senso del dovere.

Il clima avvelenato del paese si riflette sull’INPS mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori dell’Istituto. La solidarietà non basta, bisogna fare di più. Torniamo ad avanzare alcune piccole proposte che finora l’Amministrazione non ha preso in considerazione, come quella di appendere alle pareti delle sale dove sono ubicati gli sportelli dei cartelli che fungano da deterrente, come se ne trovano sugli autobus urbani. A nostro parere è utile anche mettere insieme i singoli episodi per capire se ci sono elementi in comune, per esempio la richiesta di una determinata prestazione, per poter intervenire anche dal punto di vista organizzativo.

Certamente prevenire atti di violenza è molto difficile ed il personale INPS risulta particolarmente esposto perché dall’Istituto passa tutta la politica assistenziale destinata ai cittadini più in sofferenza, tuttavia  avvertiamo l’esigenza di dare un nostro contributo e per farlo proponiamo l’apertura immediata di un tavolo nazionale sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori dell’INPS con la partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali presenti in Istituto. Speriamo che almeno su questo argomento non si facciano distinguo tra chi ha firmato o meno il contratto collettivo e si pensi solo a come tutelare al meglio i colleghi.

La proposta l’abbiamo fatta, ora attendiamo le risposte delle altre organizzazioni sindacali e dell’Amministrazione, pronti a promuovere iniziative di mobilitazione se dalla controparte datoriale non dovesse esserci la giusta attenzione al problema.