INTERA COPERTURA CONTRIBUTIVA DEL PART TIME VERTICALE, L’IMPEGNO DELLA USB PREMIATO DALLA LEGGE DI STABILITA’ 2021

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(01/21)  La Legge di Bilancio 2021, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre scorso, all’art. 1, comma 350, riconosce l’intera contribuzione annuale alle lavoratrici e ai lavoratori che effettuano part time verticale ciclico.

Si chiude così positivamente una vertenza che ha visto la USB impegnata sia sul fronte legale che su quello politico sindacale per il riconoscimento della piena contribuzione in caso di part time articolato verticalmente.

Vogliamo qui ricordare l’impegno sul piano della vertenza legale portato avanti con tenacia soprattutto dalla struttura USB INPS di Trento e l’impegno politico sindacale dell’intera struttura nazionale della USB INPS, che ha cercato in questi anni di coinvolgere sul tema parlamentari della Repubblica, presentato ricorsi ai Comitati INPS, trovando negli ultimi due anni la disponibile attenzione e l’impegno del presidente Tridico, al quale va riconosciuto il giusto merito nella soluzione della vertenza.

Per la copertura dei periodi precedenti all’entrata in vigore della Legge di Bilancio dovrà essere presentata apposita domanda, mentre la norma non produce effetti per chi è già in pensione. Ora bisognerà attendere le disposizioni che emanerà l’INPS con una specifica circolare.

Altri temi restano in attesa di soluzione attuativa, come la riapertura dei termini per l’adesione al Fondo Credito e Welfare (0,35%) per il personale iscritto alla gestione privata, argomento sul quale abbiamo sollecitato un intervento del presidente dell’INPS in un recente incontro nel corso delle festività natalizie.

Altri temi ancora necessitano di soluzioni contrattuali, come la storica vertenza del mansionismo che dovrà essere affrontata e risolta con il prossimo rinnovo contrattuale 2019-2021 attraverso la revisione dell’attuale sistema di classificazione e il riconoscimento a tutto il personale, indipendentemente dal titolo di studio posseduto, della possibilità di percorrere l’intera carriera professionale. Anche su questo importante tema abbiamo chiesto al prof. Tridico di continuare ad impegnarsi perché alle lavoratrici e ai lavoratori dell’INPS siano riconosciuti i giusti meriti.