INVALIDITA' CIVILE: LETTERA APERTA AI VERTICI DELL'ISTITUTO

Bologna -

 

La RdB-CUB INPS Emilia Romagna, in merito all’art. 20 della legge 102 del 3 agosto 2009 che prevede, dal 1 gennaio 2010, il trasferimento all’INPS delle sole competenze e non anche del personale relativo alle prestazioni inerenti gli invalidi civili, esprime grave preoccupazione per l’aggravio del carico di lavoro che si determinerà.

 

Non solo non viene previsto nuovo personale ma anche quello già formato rischia di andare perduto. Infatti il personale dei comuni che svolge attualmente, nelle sedi INPS, l’istruttoria relativa alla pratiche di invalidità civile, compreso un servizio di sportello diretto e telefonico e che si coordina con i colleghi del reparto pensioni addetti alla liquidazione della prestazione economica, sembra, allo stato, destinato a rientrare nell’ambito degli uffici comunali con dispersione quindi della professionalità acquisita in questi anni.

 

Le sedi INPS della regione e di tutta Italia verrebbero sommerse da una quantità di pratiche che, non è difficile immaginare, non sarebbero in grado di liquidare in tempi ragionevoli per l’utenza. Un’utenza, non ci sarebbe bisogno di ricordarlo, che vive una condizione di particolare disagio e che certo non può attendere tempi lunghi per ricevere la prestazione.

 

E’ questo che si vuole, far si che l’INPS fornisca un servizio peggiore, sia sommerso dalle proteste dei disabili, in modo che poi qualcuno, interessato allo sfascio e alla consequenziale privatizzazione di pezzi di Pubblica Amministrazione, possa dire in televisione, che l’INPS e i suoi dipendenti non sono abbastanza produttivi? Qualcuno ci ha già provato a fare simili false affermazioni; che adesso si voglia preparare il terreno perché le prossime esternazioni diventino realtà?

 

Diversamente, e nella migliore delle ipotesi, dobbiamo pensare invece che si intenda coprire il vuoto di organico con nuove mobilità interenti. In questo caso però ci troveremmo di fronte ad uno spreco di tempo e risorse per la formazione e la riqualificazione di personale inesperto quando invece abbiamo già disponibile e operativo, nelle sedi INPS, personale specializzato.

 

La RdB-CUB chiede pertanto alla Direzione regionale INPS Emilia Romagna e alla Direzione nazionale di farsi tramite di questa preoccupazione e di valutare, intraprendere e sollecitare tutte le iniziative, anche legislative, che possono essere messe in campo per far si che tutto il personale attualmente in carico ai comuni interessati, che svolgono il lavoro relativo agli invalidi civili nell’ambito delle  sedi INPS della regione, possa transitare negli organici dell’Istituto.

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Emilia Romagna