INVALIDITÀ: INPS RIPRISTINI IMMEDIATAMENTE PENSIONE A CECCANTI E A TUTTI CITTADINI NELLE STESSE CONDIZIONI
Dopo aver appreso che l’INPS aveva tolto la pensione di invalidità a Soriano Ceccanti, su una sedia a rotelle dal ’69, quando venne raggiunto da un colpo di pistola durante una manifestazione alla Bussola di Viareggio, l’USB Pubblico Impiego ha scritto al presidente INPS Mastrapasqua e al direttore generale Nori per chiedere l’immediato ripristino della prestazione economica relativa alla pensione d’invalidità di Ceccanti e di tutti gli altri cittadini in condizioni analoghe.
“Da una ricerca effettuata in merito alle norme che regolano l’istituto dell’invalidità civile e alle circolari emanate a tale proposito da codesto ente – recita la lettera dell’USB - è emerso che i requisiti essenziali per il diritto alla prestazione sono: il riconoscimento sanitario e il possesso della residenza in Italia. Nel caso del Sig. Ceccanti entrambi i requisiti risultano soddisfatti e quello sanitario è stato di recente confermato a seguito di visita medica di verifica”.
Prosegue l’USB: “Risulta altresì che l’INPS, da qualche tempo, in similitudine con quanto stabilito per la pensione sociale, interrompa la prestazione economica relativa alla pensione d’invalidità civile in presenza di prolungati soggiorni all’estero che non riguardino cure mediche. Tale prassi appare alquanto discutibile in assenza di specifiche norme e/o circolari emanate da codesto ente. C’è inoltre da rilevare come si venga a determinare una disparità di trattamento tra soggiorni all’interno dei paesi della comunità europea, difficilmente riscontrabili con elementi oggettivi, e soggiorni in paesi extra comunitari come nel caso del sig. Ceccanti”.
Conclude la lettera: “Pertanto, l’Unione Sindacale di Base chiede l’immediato ripristino della prestazione economica relativa alla pensione d’invalidità civile del Sig. Soriano Ceccanti e di altri cittadini che si trovino in analoghe condizioni, anche per evitare un aumento del contenzioso giudiziario che spesso vede codesto ente soccombere con spese che ricadono sulla collettività”.