IO FACCIO FATICA
comunicato 35/12
Viviamo in un’epoca ben strana, in cui si fa sinceramente fatica a comprendere pure le cose più semplici, a mettere insieme i pezzi, a cercare una spiegazione plausibile, o quanto meno degna di questo nome, in relazione a singoli fatti che ormai ci bombardano alla velocità della luce. E dei quali stenti a renderti conto.
Ciò che è certo è che stiamo attraversando un passaggio epocale di notevole complessità a tutti i livelli, con uno stravolgimento senza eguali soprattutto nel mondo del lavoro ed una scia di vittime innocenti che non accenna a diminuire. E comunque molte cose ai comuni mortali continuano a restare incomprensibili. Ad esempio, com’è possibile che in una fase tanto delicata, in cui peraltro tutti dovrebbero essere impegnati in difesa dello stato sociale e della previdenza pubblica, si possano ancora propagandare vari Fondi pensione? Io faccio fatica.
Il mese scorso ci siamo dovuti sorbire la discesa in campo di Adriano Petricca, nella pubblicizzazione urbi et orbi del Fondo Sirio il quale ci ha rammentato che la “caratteristica principale dell’adesione al Fondo è quella della volontarietà”.
E ci mancava pure che lo rendessero obbligatorio, ho pensato. Ma faccio fatica. Passa solo una settimana e sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (quello del “coccodrillo che fugge”) sono pubblicati i nominativi dei componenti il comitato amministratore di FONDINPS equamente spartito, alla modica cifra di 8.000 euro di compenso, tra Giuseppe Soricaro per la CGIL, Renato Beretta per la CISL, Vincenzo Candalino per la UIL. Ancora faccio fatica ma non basta. Perché dopo il lento sgretolamento dell’ex IPOST, Rino Tarelli ex responsabile CISL del Pubblico impiego, diventa Commissario COVIP organismo di controllo dei Fondi pensione, dietro un compenso di circa 130.000 euro. Alla faccia del conflitto di interessi. Così pure il funzionario UIL Giuseppe Stanghini. E che dire di Giorgio Allegrini ex responsabile nazionale CISL del nostro Istituto poi nominato presidente del Fondo Sirio, con il compenso di 21.000 euro netti?
Mentre il governo incassa il voto di fiducia della Camera sulla Legge di Stabilità (quella, per intenderci, che produrrà nuova feroce instabilità), Rossana Dettori e Benedetto Attili aspettano di essere convocati dal ministro Patroni Griffi per un vero confronto, che definiscono “chiarificatore” e che forse non avverrà mai. Ma dove faccio più fatica è quando vado periodicamente a rileggere il testo del comunicato firmato da Salvatore Di Fusco, relativo alla vicenda dell’ex capo del Personale, tollerante nei suoi confronti perché “sempre di lavoratori si tratta”, mentre non una sola parola aveva speso, esattamente un mese prima, per noi.
Provo a riportare inutilmente indietro le lancette dell’orologio e ritorno ai tempi di Milano Corvetto all’epoca vera fucina di sindacalisti poi sguinzagliatisi in ogni direzione. Ma il risultato è uguale perché continuo a far fatica nel comprendere, mista a un buon cucchiaio di amarezza, che però non mi salva da questa news: quel sepolcro imbiancato che risponde al nome di Raffaele Bonanni sigla con la Confindustria l’ennesimo accordo a perdere sulla produttività (seguito subito a ruota da quel sepolcro ingiallito di Luigi Angeletti), che prevede una sostanziale riduzione dei salari condita da un’improbabile contrattazione di secondo livello. Tutto ciò senza ritegno in un momento di crisi. E’ destino che io faccia fatica…
Roma, 21 novembre 2012
Coordinamento Regionale USB INPS Lazio