LA CASTA INCASSA IL PREMIO E I LAVORATORI ASPETTANO…
Comunicato n. 42/10
I dirigenti generali hanno da tempo percepito il saldo del salario accessorio del 2009 (per loro si chiama retribuzione di risultato), mentre i lavoratori delle aree A-B-C attendono ancora che il loro contratto integrativo passi sotto le forche caudine dei ministeri vigilanti e ad oggi, 14 luglio, ancora non si conoscono gli esiti dell’accordo 2009.
Si consuma, quindi, una farsa assurda in cui la massima dirigenza dell’Istituto incassa il premio per il lavoro e per i risultati conseguiti dai lavoratori che invece aspettano ancora il saldo dell’incentivo e non sanno se, e in che misura, potranno far conto sulle somme ancora da erogare.
Si dirà che i contratti sono diversi e diverse sono le regole di erogazione del salario accessorio ma diamine, come non pensare ancora una volta ad una casta che aggiusta per bene i propri interessi personali e non ha minimamente a cuore le sorti dei dipendenti di questo Istituto?
Ora, per erogare a luglio l’acconto dell’incentivo 2010, quella stessa casta ci chiede di firmare in tutta fretta un accordo con le linee guida per il contratto integrativo 2010, proprio mentre in Parlamento ancora è in piedi una norma che prevede dal 2011 al 2013 il blocco individuale delle retribuzioni ai valori del 2010. Se quella norma dovesse rimanere nel testo definitivo della manovra economica del governo, la priorità nel 2010 dovrebbe essere quella di stabilizzare quante più risorse possibili sul salario certo e stabile, anche attraverso i passaggi di qualifica, altro che incentivi individuali, performance, valutazioni varie e fasce del dottor Gibot…
Abbiamo scelto di tentare un percorso unitario con le altre organizzazioni sindacali e perseguiremo con coerenza questa scelta fino in fondo, ma sia chiaro che la RdB non è disposta ad accettare alcun ricatto dall’amministrazione e, in special modo, da vertici che si dovrebbero vergognare per le dichiarazioni che rilasciano nelle più svariate occasioni, quando poi non danno conseguenza ad atti ordinari. L’amministrazione vuole legare l’adeguamento del buono pasto a 12 euro e l’acconto di luglio dell’incentivo alla firma di accordi capestro? Si tenessero pure i 2 euro del ticket e ci provassero a non pagare l’acconto a luglio. Saranno i lavoratori a rispondere a quel punto all’arroganza, alla prepotenza, alla stupidità di questa amministrazione.
Oggi pomeriggio prosegue il confronto. Pretendiamo ascolto e rispetto dalla delegazione trattante, non solo per noi, ma soprattutto per i lavoratori dell’Istituto, che nonostante tutto continuano con forza e coraggio a garantire una qualità elevata dei servizi che l’azienda INPS eroga.