LA COMMEDIA DEGLI ERRORI

Comunicato n. 18/08

Roma -

 

Dalle presunte motivazioni alle palesi giustificazioni il passo è stato decisamente breve e così i vertici regionali di CGIL e CISL riescono nella difficile impresa di inanellare un errore dietro l’altro. In pratica, si danno la zappa sui piedi con incredibili “spiegazioni”.

Se ogni volta infatti che bisogna andare ad una trattativa regionale per riaprire subito il tavolo di discussione, si devono prima convocare ben 700 lavoratori, senza contare le altre otto assemblee finora effettuate, vuol dire che sono veramente messi male!!!

I posti per le selezioni interne vengono inoltre considerati “sicuramente insufficienti” nel Lazio da CGIL e CISL. Eppure, non esitano a siglare questo fantomatico verbale di accordo. Senza troppi problemi. Figuriamoci cosa sarebbe accaduto in caso contrario…

Velo pietoso da stendere sulla “salvaguardia del ruolo sindacale” essendosi da tempo ridotte CGIL e CISL nel Lazio a fare da cinghia di trasmissione ai diktat di Corasaniti.

L’ennesimo stucchevole impegno assunto dal direttore regionale sulla corresponsione dell’incentivo al 100 % per tutti i lavoratori del Lazio (e del quale CGIL e CISL si fanno ancora paladini) è divenuto ormai una litanìa che stancamente ascoltiamo da soli 8 mesi.

Veramente patetico per non dire altro l’appello conclusivo rivolto ai lavoratori da CGIL e CISL nel comunicato del 14/5: “la trattativa è stata reale” ! In attesa dei contenuti…

Dal canto suo, lo zar si rende (forse) conto di aver esagerato. Sente puzza di bruciato. Nel corso degli ultimi trenta giorni ordina perciò di inviare ben 4 convocazioni, mentre nei primi quattro mesi dell’anno ne aveva mandata solo una. Giusto per dimostrare fuori che lui coi sottoposti “ci dialoga”. Misero tentativo, che si rivela comunque infruttuoso.

Giro di valzer ai vertici dell’ Istituto. Con le massime cariche che prima di accomiatarsi non riescono a trovare il tempo per mettere insieme uno straccio di risposta teso a fare chiarezza sul Lazio. Al momento, tutto tace. Ennesimo gravissimo errore. Perché dimostra che non c’è neppure la volontà di risolvere in qualche modo la controversia.

Difficile a questo punto districarsi tra così tanti errori, più o meno voluti.

Ma la mobilitazione continua. Forte. Chiara. Incessante. Nelle Sedi come nelle Agenzie.

Con iniziative perfino autonome e indipendenti. Fioccano infatti i documenti delle RSU.

E sarebbe uno sbaglio, probabilmente decisivo, non tenerne conto.

Per questo rilanciamo l’appello alla mobilitazione, per una partecipazione straordinaria all’ assemblea provinciale di tutti i lavoratori dell’area romana che si svolgerà giovedì 29 maggio p.v. per l’intera giornata all’ Amba Aradam (vedi locandina allegata).

Un appuntamento da non perdere. Per non fare l’ennesimo imperdonabile errore.

 

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio