LA FLP SIA MENO SPREGIUDICATA E SI INFORMI MEGLIO IN DG E’ SCATTATO L’OBBLIGO DEL RIENTRO MA FLP LO IGNORA
(85/20) A livello nazionale la FLP continua a sparare contro le organizzazioni sindacali che hanno firmato l’accordo del 3 giugno e si propone come paladina degli interessi dei lavoratori, di qualunque natura siano, tanto c’è sempre pronto un avvocato ad impiantare un contenzioso il cui esito, bene che vada, sarà verificabile tra qualche anno, mentre nel frattempo con tale sistema il sindacato corporativo dei ministeri, sbarcato all’INPS grazie ad un ex dirigente sindacale della UIL ormai in pensione, potrà incrementare gli iscritti. La FLP non va tanto per il sottile e dove capta un malcontento ci si butta a pesce promettendo a tutti soluzioni a portata di mano, a volte inventandole di sana pianta.
E’ quanto è successo sulle selezioni per i passaggi di area. La FLP nel comunicato del 22 giugno scorso dava per imminente la pubblicazione dei bandi per i passaggi a C1 (chissà perché dimenticano spesso di citare i passaggi a B1, forse perché i colleghi dell’Area A sono meno numerosi?). Nel proprio comunicato FLP annunciava la decisione dell’amministrazione di riconoscere agli idonei a C1 dei vecchi bandi un punteggio di idoneità pari a quello riconosciuto per la laurea. Interpellata ufficialmente dalla USB nell’incontro del tavolo sindacale nazionale del 23 giugno (un giorno dopo il volantino della FLP), la direttrice centrale delle risorse umane dichiarava che i bandi per i passaggi di area saranno pubblicati subito dopo il DPCM che autorizza le nuove assunzioni e la quota di passaggi 2020, smentendo allo stesso tempo che vi sia un bando già pronto nel quale sia previsto il punteggio annunciato dalla FLP. Quindi le dichiarazioni della FLP sono state inventate di sana pianta per far colpo sui lavoratori. Abbiamo le prove delle dichiarazioni della direttrice del personale e siamo pronti a qualunque confronto. Non che la cosa in sè ci faccia piacere, perché anche noi siamo impegnati affinché i bandi per B1 e C1 escano prima della pausa estiva, provvedendo alla contemporanea pubblicazione della banca dati dei test per poter poi svolgere le prove a fine settembre. Siamo anche favorevoli al riconoscimento di un punteggio per l’idoneità conseguita in precedenti selezioni, la cui entità bisognerebbe concordare, ma non ci si può vantare di risultati che vanno ancora perseguiti e per i quali c’è chi si sta impegnando sul serio.
E’ di poco fa il comunicato FLP della direzione generale che si dichiara favorevole ai contenuti dell’accordo nazionale del 3 giugno, prendendo le distanze esclusivamente dalla lettera i), una posizione simile a quella della USB che invece l’accordo del 3 giugno l’ha sottoscritto ed oggi ne chiede l’applicazione, denunciando la posizione dell’amministrazione centrale che quell’accordo ha di fatto sconfessato. Nel comunicato della struttura FLP della DG tuttavia si commette l’errore di parlare ancora di volontarietà riguardo al ritorno al lavoro in presenza fisica nella struttura centrale, ignorando le disposizioni del direttore generale e dei direttori centrali che invece parlano di obbligatorietà al rientro in presenza fisica almeno due giorni a settimana, per supportare il lavoro delle sedi che dal 1° luglio riapriranno gli sportelli in presenza. Una differenza non da poco, che non può sfuggire ad un sindacato che si dice sempre attento agli interessi dei lavoratori.
Può darsi che quanto scritto finora possa essere derubricato dai più a beghe tra sindacati, a battibecchi non degni d’attenzione, mentre per noi segna una differenza sostanziale tra chi si comporta in modo diciamo così disinvolto e chi invece cerca con l’impegno quotidiano, con la competenza e la serietà sempre dimostrate, di rappresentare gli interessi dei lavoratori senza demagogia e spregiudicatezza.