LA LUNGA GIORNATA DEL 5 APRILE: PROVOCAZIONI, RITARDI E… OVVIETA'
Comunicato n.26/07
Quando ci si avvicina alle festività o alle ferie l’Amministrazione tende a concentrare in un’unica giornata diversi importanti argomenti. Così è stato anche alla vigilia di questa pausa pasquale con l’incontro di giovedì 5 aprile.
CONTRATTO INTEGRATIVO AREA VI
Si è aperto in modo esclusivamente formale il contratto integrativo 2002-2005 per l’Area VI: dirigenti, professionisti e medici.
L’Amministrazione si è presentata al tavolo con una striminzita paginetta pomposamente denominata LINEE GUIDA, dove solo per i dirigenti sono elencati sinteticamente alcuni istituti da regolamentare, come: sostituzione del dirigente; incentivi alla mobilità territoriale; retribuzione di risultato e incarichi aggiuntivi.
Si parte da zero, quindi, senza una proposta complessiva sulla quale confrontarsi, senza l’individuazione delle risorse finanziarie, che in un contratto integrativo rappresentano il necessario punto di partenza.
Il proseguimento dei lavori è rinviato a specifici tavoli tecnici così convocati:
19 APRILE ORE 9.30 DIRIGENTI
19 APRILE ORE 15.00 PROFESSIONISTI
20 APRILE ORE 9.30 MEDICI.
INDAGINE SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO
L’Amministrazione è successivamente passata all’illustrazione di un’indagine da effettuare a campione tra i dipendenti in merito al benessere organizzativo.
La responsabile dell’Ufficio Comunicazione ha presentato i contenuti e le finalità del progetto. Non è la prima volta che ci si cimenta con rilevazioni di questo tipo ed in passato non hanno sortito alcun effetto o prodotto alcun intervento correttivo da parte dell’Amministrazione.
Nel nostro intervento abbiamo espresso forti perplessità di fronte ad un’indagine che rischia di diventare "una fiera delle ovvietà", affrontando in modo troppo sintetico molteplici problemi.
Il personale potrà assegnare ad ogni definizione un punteggio da 1 a 4 che equivale ai seguenti giudizi:
1-per niente d’accordo, 2-poco d’accordo, 3-abbastanza d’accordo, 4-molto d’accordo.
Alla formazione è riservato un unico quesito:
"Opportunità di formazione".
La crescita professionale è sintetizzata nella definizione:
" Opportunità di carriera".
Il ruolo dell’Ente nel welfare del Paese è così indicato:
"Utilità sociale dell’attività svolta da INPS".
Altri quesiti li consideriamo francamente irritanti ed offensivi:
"Ogni giorno mi reco con piacere al mio posto di lavoro"
"Nel mio settore molto tempo viene riservato al pettegolezzo"
"Nel nostro settore è considerato importante contenere i consumi energetici".
Si prosegue in questo modo all’incirca in tutto il questionario.
Oltre ad esprimere riserve sui contenuti dell’indagine, abbiamo anche sottolineato l’inopportunità di procedere con una tale iniziativa in un momento di grande sofferenza per i lavoratori dell’Ente, pressati da carichi di lavoro sempre maggiori anche a seguito delle evidenti carenze d’organico, tanto che il questionario potrebbe essere colto come una provocazione, oltre che un inutile e dispendioso esercizio di sociologia spicciola.
Abbiamo approfittato della presenza della responsabile dell’Ufficio Comunicazione per lamentare la scarsa attenzione che la rassegna stampa INPS riserva agli articoli che riguardano la RdB-CUB (l’ultimo esempio è rappresentato dallo sciopero generale del 30 marzo).
Infine, abbiamo chiesto all’Amministrazione di organizzare un incontro specifico per affrontare i problemi relazionali ed organizzativi che investono da tempo il settore della Comunicazione centrale.
LAVORATORI INTERINALI
Anche per il 2007 l’Amministrazione torna alla carica con l’attivazione di contratti di lavoro interinale, questa volta in 15 regioni per un totale di 652 unità lavorative.
Gli interinali dovrebbero occuparsi delle seguenti attività:
Definizione note di rettifica;
Confronti monti retributivi;
Sistemazione condoni pendenti:
Definizione inadempienze Ufficio Legale;
Sistemazione avvisi bonari non recapitati;
Spedizione massiccia avvisi bonari;
Riduzione DM giacenti;
Acquisizione verbali ispettivi.
Al di là del ribadire la nostra contrarietà a contratti di lavoro precario, abbiamo evidenziato come il ricorso agli interinali sia diventato ormai strutturale e non episodico, mettendo in evidenza una carenza d’organico che andrebbe colmata in modo stabile e non facendo continuo ricorso al lavoro precario.
Abbiamo inoltre pressato l’Amministrazione per conoscere a quale capitolo di spesa è addebitato il costo di questi contratti, scoprendo che si fa riferimento alla parte del bilancio relativa ad acquisto di beni e servizi, un capitolo di spesa decurtato dalle norme restrittive della Finanziaria.
Per l’INPS la manodopera precaria è considerata quindi merce, da mettere sullo stesso piano della carta per fotocopie o delle penne. Ma questo non deve stupire più di tanto: è il trucco contabile che usa anche il governo per far vedere che la spesa per il personale nella Pubblica Amministrazione diminuisce, perché le statistiche ufficiali fanno riferimento solo al personale a tempo indeterminato, mentre si ricorre in modo massiccio ad esternalizzazioni e precariato che, nella sostanza, fanno invece lievitare la spesa effettiva. Costerebbe di meno assumere personale stabile e professionalizzarlo. Chi glielo dice al prof. Ichino ed alla congrega di Confindustria?
Un riferimento particolare dobbiamo farlo al maldestro tentativo di alcune organizzazioni sindacali, che hanno cercato di addebitare alla RdB-CUB la presunta perdita di prerogative contrattuali, per aver denunciato l’Amministrazione per comportamento antisindacale.
Qualche "sprovveduto" sindacalista ha infatti affermato che prima del ricorso presentato dalla RdB-CUB, l’attivazione di contratti di lavoro interinale era materia di concertazione e non di consultazione, come ha invece stabilito il giudice del lavoro di Roma.
A chiarire le norme a questi azzeccagarbugli del sindacato è stato il responsabile delle Relazioni sindacali, che ha citato il comma 10 dell’Art. 35 del CCNL 14 febbraio 2001, che prevede siano attivati gli istituti dell’informazione e della consultazione preventive in caso di ricorso al lavoro interinale.
Lo stesso dirigente ha inoltre ricordato la risposta dell’Amministrazione, datata 1° febbraio 2006, alla richiesta di concertazione avanzata da CGIL,CISL,UIL,CISAL, nella quale si specificava per l’appunto che in caso di attivazione di contratti interinali è prevista la sola consultazione.
Paradossale è risultato a quel punto l’abbandono della sala da parte della CISL, che ha chiesto fosse verbalizzato il rifiuto di partecipare alla consultazione sugli interinali
Sta di fatto che la divisione tra i sindacati giova soprattutto all’Amministrazione, che potrà così continuare ad attivare quanti contratti interinali vorrà, supportata anche da qualche sindacalista che gira le Sedi INPS vantando la gestione diretta delle agenzie di lavoro e promettendo posti da precario per i figli dei dipendenti.
PERMESSI STUDIO
Alla fine della lunga giornata l’Amministrazione ha presentato la proposta di nuovo regolamento per i permessi studio.
Su tale materia abbiamo evidenziato la necessità di una valutazione approfondita del testo, chiedendo al tempo stesso che in attesa del nuovo regolamento si applichi il vecchio, per evitare di lasciare i lavoratori nell’incertezza.