LA RdB DENUNCIA L'AMMINISTRAZIONE

Comunicato n.12/06

Roma -

Hanno fatto di tutto perché accadesse.

Hanno caparbiamente ignorato il ruolo e la funzione delle organizzazioni sindacali dell’Ente, deliberando, attraverso il CdA, su materie d’interesse sindacale, senza che le rappresentanze dei lavoratori potessero esercitare le prerogative previste dalle norme contrattuali.

Hanno lasciato senza risposta le ripetute sollecitazioni scritte della RdB-CUB, che evidenziavano scelte e comportamenti degli amministratori difformi dalle regole che sovrintendono le relazioni sindacali.

Hanno vanificato i contenuti del CCNI rispetto alla gestione del conflitto, evitando, ad oggi, di dar seguito alla richiesta di tutti i rappresentanti sindacali regionali del Lazio di riassumere al tavolo nazionale le divergenze insorte nelle relazioni sindacali con il dirigente regionale, come invece previsto dal Contratto integrativo sottoscritto il 30 novembre 2005.

 

La RdB-CUB ha dovuto prendere atto della netta chiusura dell’Amministrazione e si è rivolta al Giudice del lavoro presentando denuncia per comportamento antisindacale, come da art. 28 della Legge 300 del 1970 (Statuto dei lavoratori).

 

Nel merito sarà ovviamente il Giudice a stabilire le ragioni o i torti; quel che tuttavia appare di per sé censurabile, indipendentemente dall’esito del ricorso, è il comportamento assunto dagli amministratori dell’Ente, che ancora una volta, a distanza di un anno dalla battaglia unitaria per la difesa del ruolo del sindacato, dimostrano di considerare le rappresentanze dei lavoratori un peso, una zavorra da scaricare in fretta per far sollevare la mongolfiera INPS, che dovrebbe "volare in alto" spinta dalle esternalizzazioni e dalla Riscossione SpA. In questo percorso ognuno cerca di prendere qualcosa, magari prima che cambi il vento della politica: mobilità politico/clientelare a ridosso delle elezioni; autonomia illimitata del dirigente della Comunicazione; rincorsa ad accaparrarsi i meriti per l’apertura di nuove Sedi provinciali in Sardegna; appalti, esternalizzazioni, lavoro interinale. In realtà, qualcuno, mentre afferma di voler volare alto, sta cercando di bucare l’ aerostato.

 

Ci si chiede: come mai oggi è la sola RdB-CUB a denunciare tali comportamenti e ad opporsi concretamente a chi mostra arroganza e spregio delle regole, mentre meno di un anno fa su questi temi si era costituito un fronte sindacale unitario e compatto?

E’ forse mutato il contesto? Sono venute meno le ragioni? E’ per il clima elettorale?

Legittime domande a cui ognuno può dare risposta.