LEZIONI DI SINDACATO DA TRIDICO

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Roma -

DA TRIDICO UNA LEZIONE SU COME SI FA SINDACATO

USB LA RESPINGE AL MITTENTE

La sera del 7 novembre il presidente dell’INPS ha scritto una mail ad un comitato dell’Area B ed a tutte le organizzazioni sindacali, affermando di ricevere numerose sollecitazioni sindacali e personali offensive, banali, confusionarie, irrispettose e violente. Nella stessa mail Tridico ha accusato i destinatari della sua missiva di scrivere volantini allarmanti e “falsamente rivoluzionari”, dai quali traspare una mancanza di rispetto nei suoi confronti.

Dobbiamo confessare di essere rimasti sbalorditi alla lettura di un testo così scomposto scritto da colui che ha la responsabilità politica di guidare l’Istituto. Un testo zeppo di generalizzazioni ed accuse incomprensibili per chi non è a conoscenza dei fatti a cui si riferisce il presidente dell’INPS.

 

Essendo tra i destinatari della missiva, la mattina dell’8 novembre abbiamo immediatamente telefonato a Tridico per chiedere spiegazioni, sottolineando quanto la comunicazione fosse inusuale ed inopportuna, per la generalizzazione dei contenuti e per l’invasione di campo sulle modalità di fare sindacato.

 

Il presidente ha chiarito di non avercela con USB ma con i contenuti del volantino del comitato dell’Area B e di CGIL-CISL-UIL, precisando che questi ultimi sono perfettamente a conoscenza delle scelte assunte sulle progressioni verticali avendo partecipato ai diversi incontri sul tema. In merito al ritardo della determinazione contenente i criteri per i passaggi di area, il presidente ha riferito che è dovuto alle resistenze del Dipartimento della Funzione Pubblica rispetto alle modalità selettive scelte dall’INPS.

 

Abbiamo approfittato della chiamata per sollecitare una prova selettiva a test che garantisca oggettività e trasparenza, anticipata dalla pubblicazione complessiva dei test dai quali prelevare quelli oggetto della prova. Tridico ci ha risposto che ormai la decisione è presa e concordata con le organizzazioni sindacali che partecipano alle riunioni del tavolo sindacale nazionale.

 

Nonostante non fossimo parte in causa nella polemica scatenata dal presidente sulle modalità di fare sindacato, abbiamo ritenuto d’intervenire perché il massimo organo dell’Amministrazione non si deve permettere di stabilire come si debba o non si debba fare sindacato. Qualora dovesse ritenersi offeso da frasi o contenuti di volantini sindacali o missive personali, ha la possibilità come cittadino di rivolgersi all’autorità giudiziaria, ma invasioni di campo non ne accettiamo.

Due ore dopo la nostra chiacchierata telefonica il testo della mail del presidente è stato pubblicato su Intranet. A nostro avviso un errore di comunicazione dettato probabilmente dalla voglia d’imporre a tutti i costi la pace sociale. Riconosciamo al presidente l’impegno che sta mettendo con Funzione Pubblica ed Aran per dare una soluzione al mansionismo e perché siano fatte valere le specificità dell’Istituto, tuttavia con la stessa onestà e chiarezza respingiamo al mittente ogni tentativo di zittire il dissenso.

 

Mail del presidente Tridico.

Gentilissimi,

Rispondo personalmente, come del resto faccio sempre, alle vostre numerosissime sollecitazioni, sia sindacali che individuali, che a volte, e purtroppo succede sempre più frequentemente, sono poco riconoscenti del lavoro che si sta facendo, a volte offensive, a volte banali, a volte caotiche, volutamente confusionarie, irrispettose o finanche violente. Certamente non devo insegnare io come si fa sindacato, a nessuno, ma nemmeno dovete far finta voi di fare la “rivoluzione” che non sta facendo nessuno. Rivoluzione di cui, lo sapete bene, non c’è assolutamente bisogno. Andiamo con ordine, questi i fatti:

-          Ho preso un impegno con voi tutti, quello di modificare la determina sulle progressioni di carriera, che abbiamo cambiato in modo condiviso in più riunioni. Tutti voi avete riconosciuto l’estrema generosità del nuovo accordo sulle progressioni e le modalità. Abbiamo anche deciso che le progressioni avrebbero preso avvio a gennaio 2020 per poter permettere la progressione del maggior numero possibile di colleghi. Quindi entro dicembre 2019 si dovrebbe determinare per rispettare gli impegni. Sapete quanto gli uffici di Presidenza e del DG siano stati occupati nelle settimane scorse sulla riorganizzazione, con i numerosissimi incontri sindacali e istituzionali. Sapete anche che le decisioni si possono prendere in 5 minuti con una firma, ma le decisioni democratiche, ponderate, condivise, consapevoli e fondate possono e devono necessariamente prendere maggior tempo. Avevo annunciato che la determina in questione sarebbe passata il 6 novembre, è vero. Non è successo per un motivo puramente tecnico. Si determinerà la prossima settimana. Scusatemi, qual è il problema? Perché non fate altro che scrivere volantini allarmanti e “falsamente rivoluzionari”.  Perché fate finta di non conoscere le mie idee? Perché volete creare confusione e allarme?

-          Il consenso si crea con il lavoro, non con i volantini “falsamente rivoluzionari”. Il nostro personale, una comunità di 30mila persone, ha bisogno di lavorare in armonia. Ha bisogno di serenità. Ha bisogno di ascoltare e di  esprimere parole come quelle usate da Dorothea Karic, la nostra più giovane dipendente, romana assegnata a Cuneo, di soli 25 anni, che il 5 novembre scorso, durante la presentazione del Rendiconto sociale del Civ, si è espressa con una forza incredibile, con un orgoglio encomiabile, con una volontà indicibile, con una semplicità rivoluzionaria, quella vera, quella della forza delle sue idee, della convinzione più profonda nel suo lavoro, nei valori dell’INPS, nell’orgoglio e nell’entusiasmo del suo lavoro di dipendente pubblico, di dipendente dell’INPS. Una forza, e una semplicità che mi hanno commosso letteralmente. Queste sono le parole che creano consenso.

-          Inoltre, ho preso un impegno più grande sul tema, un impegno politico, che va oltre la determina sulle progressioni di carriera, e ciò comporta ancora più lavoro, più incontri, maggior consenso, condivisione, tenacia, lavoro. Ho incontrato i nuovi ministri competenti più volte, e incontrerò il ministro FP e il capo Aran il 18 per un incontro specifico. Questo impegno, vi assicuro, non l’ho preso in forza dei vostri volantini, ma in forza delle mie idee, che sono radicate non in un “leit motive” ma in una profonda convinzione: forte con i forti e generosi con i deboli.

-          Porto rispetto e ascolto verso tutti i miei dipendenti, e anche verso quelli che non sono propriamente dipendenti ma sono esternalizzati, e con tante sofferenze portano un salario basso a casa a fine mese. Colleghi che vorrei internalizzare, proprio alla luce delle mie convinzioni. Esigo allo stesso modo rispetto. Quel rispetto che manca molto spesso nei vostri volantini!

-          Vorrei che la forza trainante della dialettica sindacale fosse l’innovazione sociale, la modernità, la lotta verso ideali certamente di giustizia, ma innovativi, al passo con i tempi, ed in linea con la dimensione e l’importanza del nostro grande Istituto.

Cari saluti,

Pasquale Tridico