L'INPS MAGNIFICA LA SPERIMENTAZIONE, USB NON STA AL GIOCO E CHIAMA I LAVORATORI AD ESPRIMERSI
(54/21) Martedì 13 aprile l'Organismo Paritetico per l'Innovazione (OPI) dell'Inps ha discusso l'andamento della sperimentazione della riorganizzazione dell'Inps. La relazione è stata consegnata ai sindacati circa un'ora prima dell'inizio della riunione, comportando un'analisi preventiva frettolosa. Pur comprendendo le difficoltà di chi stila i documenti e non volendo essere fiscali, questa tempistica sconfina nella mancanza di rispetto e ostacola il confronto.
Negli interventi della delegazione di parte datoriale è stato comunicato il giudizio molto favorevole sulla bontà del modello, sull'andamento della sperimentazione e sull'interazione collaborativa tra centro e periferia, che ha peraltro condotto a poche correzioni di rotta.
Il riscontro dei lavoratori e dei dirigenti sarebbe, a parere dell'Amministrazione, entusiasta.
Oltre ad alcuni aggiustamenti nella distribuzione dei prodotti – soprattutto in Area Flussi – le variazioni più significative riguardano i responsabili di Agenzia Complessa (per i quali non è più prevista alcuna responsabilità di provvedimento) e quelli dell’Agenzia Flussi (per i quali la responsabilità diretta passa dal Nucleo Base Servizi Standard alle Attività Successive).
Ci è stata comunicata l'intenzione di rimodulare posizioni organizzative e indennità, mantenendo a regime anche la figura sperimentale del Collaboratore alla Gestione, in un'ottica di razionalizzazione, riequilibrio ed aumento dei destinatari e degli importi. Ci si è spinti a parlare di grande generosità dell'Amministrazione.
In un clima di generale acquiescenza e plauso, con qualche blanda e sparuta osservazione critica, la USB ha rappresentato la voce stonata nel coro o il racconto di chi ha visto un altro film.
Abbiamo già espresso in dettaglio, in altri documenti, la nostra analisi. Ci limitiamo qui a riportare brevemente i punti salienti del nostro intervento.
- Il giudizio complessivamente negativo della USB sul modello non varia con le poche modifiche proposte. Riteniamo i cambiamenti apportati dalla riorganizzazione addirittura dannosi nel breve periodo e comunque poco significativi nel medio, permanendo la frammentazione dei processi.
- Rimane ingiustificabile la scelta di avviare la sperimentazione nel pieno di una grave epidemia e con il conto delle vittime che continua a crescere anche tra i lavoratori dell'Istituto.
- L'informazione e la formazione preventiva e in corso di sperimentazione è stata insufficiente.
- La criticità principale risiede nella nuova organizzazione della relazione con l'utenza, tutta o quasi in carico al Nucleo Base, almeno in teoria. Su questo punto la sperimentazione ci risulta rimasta in gran parte sulla carta e comunque valutarne gli effetti con le sedi interessate in zona rossa ci sembra poco proficuo. La chiusura delle caselle istituzionali è un grave errore che sta causando disagi.
- La divisione della prima liquidazione dal pagamento successivo di alcune prestazioni disperde le professionalità e aggrava gli adempimenti.
- La responsabilità del provvedimento dovrebbe essere riportata in capo ai dirigenti, così come il governo delle Agenzie Complesse.
- Il Collaboratore alla Gestione è una figura definita in modo fumoso e sembra funzionale solo al mantenimento della posizione indennizzata.
Non è detto che l'innovazione sia positiva per definizione, come vorrebbe far credere l’Amministrazione, perché a volte i rimedi sono peggiori dei mali.
Nel prossimo incontro sul Contratto Integrativo si parlerà del sistema indennitario e lì riproporremo con forza l'esigenza che le posizioni organizzative e di responsabilità esterna vengano pagate dall'Amministrazione e non con il Fondo Incentivante di tutti i lavoratori. Questa è l'innovazione che serve all'Inps. Non si pensi di alzare il numero e l'importo delle indennità delle posizioni organizzative a spese di chi non può nemmeno candidarsi per ottenerle.
In previsione dell'assemblea nazionale in cui andremo a discutere con i lavoratori dell'Inps del progetto di riorganizzazione e della sperimentazione in atto, la USB ha inviato a tutti i colleghi delle sedi coinvolte nel reassessment un breve questionario in cui esprimere sinteticamente il proprio giudizio, con la garanzia del più completo anonimato.
Invitiamo i lavoratori interessati ad aderire all'iniziativa e a rispondere senza timore di ritorsioni. Non ci risulta che le cose siano positive come ce le hanno raccontate e ci pare che il consenso sia stato costruito a cascata dall'alto verso il basso, secondo il modello classista e conformista di cui l'Istituto è saturo. Prendete la parola e raccontate la vostra versione della storia.
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