L’INPS SPIAZZA IL TAVOLO SINDACALE LA DIRETTRICE GENERALE PROPONE IL CONTRATTO BIENNALE

Nazionale -

(53/21)  Colpo di teatro ieri pomeriggio al tavolo sindacale nazionale convocato per discutere la bozza di contratto integrativo 2020 consegnata dall’amministrazione. Intervenendo ad inizio riunione, la direttrice generale ha riferito di essere stata inizialmente contraria all’ipotesi di un accordo 2020-2021 ma di aver rivisto nel frattempo la propria posizione in cambio della disponibilità ad avviare la revisione del sistema indennitario in vigore nell’Istituto.

Abbiamo immediatamente raccolto la sfida, essendo tra le organizzazioni sindacali che hanno proposto un’intesa biennale, in via eccezionale rispetto alla normale cadenza annuale, per ottenere i seguenti obiettivi:

  • Riuscire finalmente a riattivare nel 2021 le progressioni economiche all’interno delle Aree A e B ferme al 2016, estendendole non solo a tutte le posizioni economiche di quelle aree ma anche a tutta l’Area C, dopo che si è lasciato passare inutilmente anche il 2020;
  • Avere il tempo necessario per una vera contrattazione;
  • Riallineare i tempi della contrattazione integrativa a quelli dell’attività produttiva.

Infatti, negli ultimi due anni gli accordi integrativi sono stati definiti dopo che l’INPS aveva già incassato dai dipendenti la produttività richiesta, vanificando in buona parte la funzione del contratto integrativo.

Siamo pronti a parlare del sistema indennitario, anche se le nostre idee probabilmente non collimeranno con quelle del datore di lavoro. Mentre l’amministrazione vuole allineare le posizioni organizzative ad un progetto di reassessment organizzativo che ci vede fortemente critici, noi ripartiremo dalle nostre richieste:

  • Posizioni organizzative in numero strettamente necessario al funzionamento della macchina organizzativa;
  • Criteri di selezione oggettivi e trasparenti;
  • Finanziamento dell’indennità a carico del bilancio dell’Istituto e non del Fondo della produttività.

Già dalla prossima settimana partirà un nuovo tavolo di confronto, probabilmente con la convocazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione. Aspettiamo di ricevere una nuova bozza di contratto integrativo, questa volta biennale. Vi ringraziamo ancora una volta delle vostre mail che denotano una voglia di partecipazione che a noi sembra molto positiva. Continuate pure ad inviarci suggerimenti o richieste di chiarimento, mentre noi cercheremo di assicurarvi un’informazione costante e sincera.

 

INCENTIVO 2020

In apertura del nostro intervento, prima di parlare di contratto integrativo, abbiamo ribadito la richiesta di pagamento dell’incentivazione ordinaria e speciale 2020 in misura piena a tutti senza penalizzazioni. La direttrice generale ha preso l’impegno ad avanzare agli altri organi dell’Istituto la proposta di parametro 100 per tutte le sedi per quanto riguarda l’incentivo speciale, mentre sull’ordinario non ha voluto assumere impegni. Ancora ieri, alla presentazione del Rendiconto sociale da parte del CIV INPS, abbiamo ascoltato dal presidente Tridico, dal presidente Loy e dal ministro Orlando parole di apprezzamento per l’eccezionale lavoro svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’INPS nel 2020. Quelle parole devono trovare una consequenzialità nell’erogazione dei premi di produzione, senza operare decurtazioni che svilirebbero il senso del generale apprezzamento del lavoro svolto.

A margine della riunione il presidente Tridico ha fornito alcune interessanti informazioni, annunciando:

  • 5.250 nuove assunzioni, comprensive di quelle già autorizzate, di cui oltre quattromila C1 (probabilmente con il profilo di consulente della protezione sociale);
  • La prossima conclusione dell’iter del provvedimento di riapertura dei termini per l’adesione al Fondo del credito e welfare (0,35%);
  • Una riunione con i direttori regionali della Lombardia e del Veneto sulle assegnazioni temporanee Legge 104 e art. 42 bis;
  • Imminenti convenzioni con istituti universitari per il conseguimento della laurea da parte dei lavoratori dell’INPS.

La direttrice del personale ha informato il tavolo sindacale che i concorsi pubblici, a partire da quello di 1.850 C1 consulenti della protezione sociale, si svolgeranno con le nuove procedure semplificate. Infine, la stessa dirigente ha riferito che per quanto riguarda l’ampliamento del piano di ammortamento dei prestiti, da 10 a 15 anni, da parte del coordinamento statistico attuariale è stato fornito un parere negativo in merito alla possibilità di modificare l’attuale limite massimo del capitale concedibile. Pertanto, un allungamento dei tempi di restituzione del prestito comporterebbe soltanto una diminuzione dell’importo della rata e non un aumento del capitale concedibile.  Un parere che ci lascia perplessi e sul quale vogliamo tornare a ragionare.