L'UGL SBAGLIA CARBURANTE E SI FERMA

Comunicato n.54/07

Nazionale -

L’UGL scalda i motori in vista dell’appuntamento delle elezioni RSU di novembre, ma è tanta la frenesia di arrivare puntuale e di farsi notare per guadagnare la rappresentatività nel comparto parastato che alla prima area di servizio imbarca benzina verde invece di gasolio e, dopo pochi chilometri, dalla marmitta esce un gran fumo che costringe alla fermata.


Palese disavventura per questo sindacato, che nel comunicato n° 160 prima definisce la riforma pensionistica Dini una controriforma, affermando che l’UGL è stata sempre contraria al ridimensionamento della previdenza pubblica, subendo il passaggio del sistema di calcolo della pensione dal retributivo al contributivo, poi tuttavia elogia la previdenza complementare, come una libera scelta dei lavoratori per costruirsi una vecchiaia il più possibile serena, vantando la propria firma nell’atto di costituzione del Fondo che “scipperà” la liquidazione (TFS) ai lavoratori del parastato a favore di una pensione privata e dagli esiti economici incerti.


La RdB-CUB si è rifiutata di sottoscrivere l’accordo per la costituzione del Fondo, coerente con le proprie iniziative in difesa della previdenza pubblica. Dal 1995 la nostra organizzazione sindacale si batte per restituire dignità alle pensioni pubbliche e per evitare che le future generazioni maturino pensioni da fame.

Nei primi sei mesi di quest’anno la RdB-CUB è stata ininterrottamente impegnata in centinaia di assemblee cittadine per promuovere il boicottaggio della previdenza complementare.

Solo la ferma opposizione allo scippo del TFR oggi e del TFS domani potrà aprire lo spazio per una revisione della riforma pensionistica ed una rivalutazione della pensione pubblica che poggi su questi tre elementi: vera lotta all’evasione contributiva; blocco del precariato per favorire il lavoro dipendente e le entrate contributive; separazione della spesa pensionistica da quella assistenziale.


L’UGL, approfittando di non essere presente al tavolo di trattativa del parastato perché organizzazione non rappresentativa, cerca di accreditarsi come proposta alternativa alle prossime elezioni RSU e nel comunicato n° 161 afferma di voler suonare la sveglia ad un fronte sindacale sonnacchioso, distratto e passivamente incline ad accettare qualsiasi compromesso, reo di aver sottoscritto un’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro a dir poco vergognosa.

Peccato che la scarsa onestà intellettuale dei rappresentanti dell’UGL o la loro presunta inclinazione alla distrazione, come si è visto nella scelta del carburante, gli abbia impedito di evidenziare che non tutte le organizzazioni rappresentative abbiano sottoscritto il CCNL.

La RdB-CUB, così come la CSA-CISAL, non hanno condiviso l’ipotesi di accordo. Ci siamo battuti all’ARAN per un contratto che guardasse realmente ai lavoratori, proponendo per esempio con forza l’area unica. Sul mansionismo, all’INPS siamo arrivati allo sciopero della fame, durato nove giorni, per strappare un confronto sindacale. Altro che sonnacchiosi ed inclini al compromesso!!!


Piuttosto vorremmo chiedere all’UGL ed al suo segretario generale, che Guglielmo Epifani definisce “…la mia amica Renata Polverini”: come mai vi accodate sempre a CGIL-CISL-UIL nelle dichiarazioni di sciopero generale e poi, quando questi li annullano, anche allora vi accodate e non fate valere la vostra autonomia scendendo in piazza? Sarà mica che ‘st’autonomia è un po’ fasulla?

Sarà che alla CGIL fa comodo accreditare l’UGL come sindacato cosiddetto “alternativo” per cercare di ostacolare la RdB-CUB, che rappresenta la vera alternativa ai confederali?

Eh, lo fanno, lo fanno. Eh, se lo fanno…