MANCANO 8 GIORNI LAVORATIVI ALLA FINE DEL 2020 USB CHIEDE PROGRESSIONI ECONOMICHE PER TITOLI NELLE AREE A/B

Nazionale -

(168/20)  Lo stiamo chiedendo da alcuni anni ma l’amministrazione e gli altri sindacati appaiono insensibili alle problematiche dei lavoratori inquadrati ad A1, A2, B1, B2.

Le progressioni economiche all’interno delle Aree A e B si sarebbero dovute fare nel 2018, in occasione delle cosiddette sessioni di recupero delle selezioni 2016, ma non si sono volute ascoltare le richieste della USB, all’epoca tenuta fuori dai tavoli sindacali, finendo per inserire nel Contratto integrativo 2018 la nota congiunta n. 3 con la quale le parti s’impegnavano ad avviare nel 2019 progressioni economiche riservate ad A2 e B2 (perché escludere gli A1 e B1?)

Si arriva alla sottoscrizione del Contratto integrativo 2019 ad aprile di quest’anno, quando ormai non era più possibile emanare procedure selettive con decorrenza 1° gennaio 2019 e le parti presenti al tavolo sindacale nazionale, dal quale risultava ancora esclusa la USB, inserirono una nuova nota congiunta, questa volta la n. 2, con la quale ripetevano l’impegno ad avviare nel 2020 progressioni economiche riservate ad A2 e B2 (gli A1 e B1 devono stargli proprio antipatici).

Tornata ai tavoli di confronto sindacale dopo aver sottoscritto il 4 maggio 2020 il Contratto collettivo nazionale di lavoro, la USB nei mesi scorsi si è impegnata al massimo per far pubblicare le selezioni per le progressioni economiche per A1, A2, B1, B2, arrivando nelle scorse settimane a chiedere bandi per soli titoli così da salvaguardare la decorrenza 1° gennaio 2020. Finora non c’è stato nulla da fare: l’amministrazione centrale non ha mostrato alcun interesse nei confronti di tale personale, arrivando addirittura a ricattare i sindacati mettendo sul piatto le progressioni economiche in cambio dell’accettazione delle schede di valutazione individuale. Un ricatto ignobile.

USB rinnova la richiesta di progressioni economiche per soli titoli da esaurire entro il 31 dicembre del corrente anno così da poter riconoscere il passaggio con decorrenza 1° gennaio 2020. Sarebbe davvero un insulto verso quei lavoratori se per il terzo anno di seguito ci si limitasse a prevedere il loro avanzamento economico in un’inutile nota congiunta da inserire nel Contratto integrativo 2020.