MOBILITA’ E COMANDI
(50/22) Finalmente in trattativa al tavolo sindacale l’accordo per la mobilità Inps 2022. La discussione ha portato a diversi progressi rispetto alla bozza proposta dall’Amministrazione.
Nel nostro intervento abbiamo evidenziato l’inopportunità di porre un vincolo alla partecipazione al bando, escludendo i lavoratori delle sedi con carenza di personale oltre il 20%.
Il grande numero di assunzioni previsto per il 2022, come non avveniva da decenni, può e deve essere l’occasione per soddisfare tutte le esigenze di trasferimento, senza vincolo alcuno. La mobilità nazionale deve inoltre essere anticipata da quella regionale, come sempre avvenuto in passato, per evitare ingiustizie e contraddizioni. Entrambi questi punti qualificanti sono stati acquisiti dal tavolo.
Abbiamo concordato sulla necessità di restringere i tempi concessi per eventuali rinunce al trasferimento – per far scorrere le graduatorie e garantire i diritti di tutti – segnalando tuttavia la necessità di prevedere eccezioni per situazioni particolari come per i genitori con figli in età scolare.
Siamo contrari alla previsione di un differimento di quattro mesi del trasferimento per i soli analisti e consulenti di recente assunzione, sui quali non può essere scaricato esclusivamente il peso della formazione e dell’affiancamento dei nuovi colleghi. A nostro giudizio, la formazione deve essere curata dalla competente Direzione Centrale nei tempi e nei modi opportuni.
I trasferimenti dovranno naturalmente avvenire conseguentemente ai nuovi ingressi ma evitando ogni discriminazione.
Abbiamo infine chiesto l’eliminazione dal testo dell’esclusione dei dipendenti sospesi dal servizio per motivi disciplinari o per aspettative.
La discussione proseguirà lunedì 2 maggio. Su questi presupposti e con un’adeguata distribuzione dei posti a bando, si può trovare un’intesa immediata nell’interesse di tutti i colleghi coinvolti.
Sulla proposta dell’Amministrazione di acquisire 500 comandi in entrata per un anno, senza finalità di stabilizzazione, al fine di tamponare temporaneamente le carenze di organico, abbiamo ribadito le nostre perplessità. Il bilancio positivo tra benefici di produzione e tempi e costi di formazione è dubbio e inoltre c’è l’ombra di possibili favoritismi e clientelismi. Non ci convince la ripartizione territoriale dei posti effettuata esclusivamente sulla base di prodotti pervenuti e giacenze. Abbiamo chiesto che la tabella di ripartizione preveda i comandi solo nei territori nei quali vi è maggiore richiesta di assegnazioni temporanee in uscita (per assistenza a familiari disabili e cura dei figli) allo scopo di dare risposte positive in tempi rapidi a questi colleghi.
A margine dell’incontro, abbiamo nuovamente sollecitato un provvedimento di tutela speciale fino al 30 giugno anche per i lavoratori con un soggetto fragile nel nucleo familiare e abbiamo sollecitato interventi di adeguata protezione per i colleghi sportellisti, in previsione del possibile venir meno dal primo maggio dell’obbligo di mascherina negli uffici pubblici.