Mozioni approvate dal Coordinamento nazionale della USB Pubblico Impiego INPS, che si è riunito a Roma il 19 e 20 ottobre 2018

Nelle tre mozioni troverete gli obiettivi che la USB si è data su molti dei temi che riguardano problematiche di grande interesse per i lavoratori.

 

Nazionale -

 

 

 

 

 

 

 

 COORDINAMENTO NAZIONALE USB PUBBLICO IMPIEGO INPS

MOZIONE FINALE

Il Coordinamento nazionale della USB Pubblico Impiego INPS, riunito il 19 e 20 ottobre scorso presso i locali della Confederazione nazionale a Roma, al termine di un articolato dibattito approva la relazione introduttiva ed assume i seguenti obiettivi:

  • 6.000 nuove assunzioni da effettuare al più presto per assicurare continuità all’erogazione dei servizi;
  • Opportuni interventi per garantire la sicurezza dei lavoratori nelle sedi;
  • Reinternalizzazione dell’informatica INPS da attuare anche attraverso una consistente immissione di nuovi informatici, per restituire all’Istituto il pieno governo di un’attività fondamentale per assicurare servizi efficienti;
  • Rafforzamento della presenza dell’INPS sul territorio, evitando la chiusura delle Agenzie territoriali. Al tempo stesso è necessario ripristinare le sedi sub provinciali la cui guida deve essere affidata ai dirigenti, mentre vanno cancellate le Direzioni di coordinamento metropolitano di Milano, Roma e Napoli, che hanno rappresentato un ostacolo al funzionamento dei territori e una duplicazione di competenze;
  • Passaggi tra le aree riservati ai lavoratori delle Aree A e B in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, come prescritto dalle norme di legge. Il numero dei passaggi non dovrà essere inferiore al 20% del piano delle assunzioni e la selezione dovrà prevedere un’unica prova con la somministrazione di test di natura professionale;
  • Sviluppi economici all’interno delle Aree A-B, per favorire la collocazione del personale di tali aree al livello apicale A3 e B3;
  • Sviluppi economici all’interno delle Aree A-B-C destinati ai lavoratori che non hanno potuto partecipare alle selezioni 2016 o non hanno raggiunto l’idoneità;
  • Assegnazione a tutto il personale delle Aree A e B della maggiorazione del premio incentivante individuale, prevista dall’art. 78 del CCNL 12 febbraio 2018, quale riconoscimento collettivo delle funzioni svolte invece di premiare singoli lavoratori come indicato dal contratto collettivo;
  • Ripristino del valore intero del TEP a quanti è stato applicato il riassorbimento a seguito del passaggio economico in base alle selezioni 2016/2017;
  • Incremento del TEP di un importo pari a € 200,00 mensili, per riconoscere a tutti i lavoratori dell’INPS lo sforzo professionale e produttivo compiuto ogni giorno in condizioni critiche di carenza di personale, nonché per stabilizzare ulteriori quote di salario accessorio e liberarsi della schiavitù dei parametri di produttività, costruiti artificiosamente e ben lontani dal favorire l’efficienza dei servizi;
  • Cancellazione dell’obbligo di recupero dei 30 minuti di pausa mensa in occasione di assemblee sindacali giornaliere, sulla base anche di quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Milano a seguito di ricorso presentato dai delegati USB di Monza, evitando così di obbligare i dipendenti ad una prestazione lavorativa aggiuntiva alle 36 ore settimanali;
  • Rivisitazione dell’intero impianto delle posizioni organizzative in modo coerente con le esigenze organizzative, evitando di assegnare incarichi utili solo a soddisfare aspettative personali, modificando al tempo stesso le modalità selettive, che dovranno essere basate sulla preventiva valutazione del potenziale e su una prova a test di natura professionale riguardante le funzioni per le quali ci si candida. Dovrà essere cancellato il colloquio con il nucleo di valutazione per evitare discrezionalità e favori, così come l’interpello preventivo alla messa a bando della posizione organizzativa, per non precostituire posizioni di favore, facendo passare l’idea che una volta acquisita la funzione non sia possibile tornare indietro se non per gravi demeriti. Infine, il costo delle posizioni organizzative deve ricadere sul bilancio dell’Ente;
  • Maggiore attenzione a Telelavoro e Lavoro agile per favorire la prestazione lavorativa di quanti per problematiche personali hanno difficoltà a recarsi al posto di lavoro;
  • Istituzione del profilo di “procuratore legale”, nel quale far confluire tutti i funzionari addetti al contenzioso che rappresentano l’Istituto in giudizio.

Le delegate e i delegati della USB ritengono che vadano individuati opportuni interventi per la valorizzazione del personale del profilo sanitario e tecnico (geometri), in modo coerente al lavoro effettivamente svolto.

Il Coordinamento nazionale si impegna a sollecitare l’amministrazione a trovare una risposta positiva per i vincitori del concorso interno a B1 INPDAP, vicenda che si trascina dal 2011 senza che sia stata individuata ad oggi una necessaria soluzione. 

Il Coordinamento nazionale USB Pubblico Impiego INPS invita le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente a sostenere la piattaforma sindacale sopra elencata, facendo pressione sui sindacati presenti al tavolo della trattativa nazionale con assemblee, mozioni, proteste costruite a livello territoriale.

Roma, 20 ottobre 2018

MOZIONE APPROVATA ALL’UNANIMITA’

  

SECONDA MOZIONE - MANSIONISMO -

COORDINAMENTO NAZIONALE USB PUBBLICO IMPIEGO INPS

MOZIONE SU MANSIONISMO

Il Coordinamento nazionale della USB Pubblico Impiego INPS, riunito il 19 e 20 ottobre scorso presso i locali della Confederazione nazionale a Roma, ha affrontato a fondo le problematiche legate allo sfruttamento dei lavoratori delle Aree A e B, normalmente definito mansionismo.

Le delegate e i delegati della USB ritengono che una soluzione complessiva al problema debba necessariamente passare per la contrattazione collettiva nazionale di lavoro all’Aran. A tale proposito si sarebbe potuto e dovuto intervenire in sede di rinnovo contrattuale 2016-2018, mentre fu impedito addirittura di parlarne da parte dei sindacati che avrebbero poi firmato il contratto. A questo punto la Commissione sui sistemi di classificazione del Comparto Funzioni Centrali, i cui lavori cominceranno il prossimo 25 ottobre, diventa al momento l’unico ambito in cui trovare le soluzioni contrattuali opportune che potranno poi essere recepite dal prossimo CCNL 2019-2021.

La USB in quella sede tornerà a proporre la costituzione di un’area unica del personale amministrativo, nella quale far confluire, all’inizio ad invarianza di spesa, tutto il personale attualmente inquadrato nelle Aree A-B-C. Questo per garantire a tutti la possibilità di sviluppi professionali ed economici senza più i vincoli normativi di legge, che oggi impediscono a gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori di passare all’area superiore.

Considerando l’importanza dell’appuntamento del 25 ottobre la USB organizzerà, in concomitanza con i lavori, un presidio davanti alla sede dell’Aran, convocando un’assemblea nazionale esterna per favorire la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.

Il Coordinamento nazionale della USB Pubblico Impiego INPS ritiene che, in attesa della soluzione contrattuale, si debbano attuare all’interno dell’Istituto tutte le scelte possibili per mitigare il fenomeno del mansionismo, come: selezioni interne per l’inquadramento ad A3 e B3 di tutto il personale ad oggi inserito in quelle aree, come da impegni assunti con il Contratto integrativo 2017; bandi per il passaggio all’area superiore nella misura del 20% del piano delle assunzioni e con una prova selettiva a test di natura professionale; riconoscimento a tutto il personale delle Aree A e B di un incremento del TEP rispettivamente pari a 60 e 65 euro mensili, da mantenere fino al passaggio in Area C.

Il Coordinamento, inoltre, propone di assegnare a tutti gli A e B la maggiorazione del premio incentivante individuale, come prevista dall’art. 78 del CCNL 12 febbraio 2018, quale riconoscimento collettivo delle funzioni svolte invece di premiare singoli lavoratori come prevedrebbe il contratto collettivo.

Le delegate e i delegati del Coordinamento esprimono la disponibilità della USB  ad organizzare un’assemblea nazionale delle Aree A e B per valutare le ulteriori iniziative da intraprendere, dichiarando in ogni caso l’indisponibilità a convocare un appuntamento unitario con i sindacati che impediscono alla USB di partecipare al tavolo sindacale nazionale e territoriale.

Roma, 20 ottobre 2018

MOZIONE APPROVATA ALL’UNANIMITA’

  

TERZA MOZIONE - AREA VIGILANZA - 

COORDINAMENTO NAZIONALE USB PUBBLICO IMPIEGO INPS

MOZIONE SU FUNZIONI DELLA VIGILANZA ISPETTIVA

Il Coordinamento nazionale della USB Pubblico Impiego INPS, riunito il 19 e 20 ottobre scorso presso i locali della Confederazione nazionale a Roma, ha ampiamente discusso delle funzioni della Vigilanza e dei cambiamenti avvenuti alla direzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Le delegate e i delegati della USB confermano il giudizio politico negativo sull’istituzione dell’INL, prevista all’interno di un Jobs Act che ha istituzionalizzato la precarietà del lavoro.

Anche alla luce dell’esperienza fin qui maturata, si ritiene che il legislatore debba intervenire per assegnare all’Ispettorato chiari compiti di coordinamento dell’attività di Vigilanza ispettiva, restituendo ad INPS e INAIL piene funzioni riferite all’attività di Vigilanza, cancellando il ruolo ad esaurimento e ripristinando la possibilità per quegli enti di assumere ispettori di vigilanza.

Il Coordinamento impegna la struttura nazionale della USB Pubblico Impiego INPS a costruire, unitariamente alla USB dell’INL e dell’INAIL, un percorso utile a rivendicare le modifiche alle attuali disposizioni legislative.

Roma, 20 ottobre 2018

 MOZIONE APPROVATA ALL’UNANIMITA’