NATALE 2016

Comunicato n. 31/2016

Roma -

Comunicato ANSA – Trovato neonato in una stalla – Arrestati un falegname, una minorenne, tre extra comunitari ed un gruppo di pastori senza fissa dimora.    

L’allarme è scattato alle prime ore dell’alba grazie alla segnalazione di un comune cittadino in camicia verde che ha notato strani movimenti nei pressi di una stalla. Arrivati sul posto, gli agenti di polizia accompagnati dagli assistenti sociali hanno rinvenuto un bambino in condizioni igieniche decisamente precarie tra escrementi di un asino e di una mucca, avvolto in uno scialle e depositato in una mangiatoia. Accanto una ragazza non ancora quindicenne, tale Maria di Nazareth che asseriva di essere la madre. A seguito del tentativo praticato dagli agenti e dagli operatori sociali di far salire la ragazza e il bambino sui mezzi di soccorso, un uomo adulto, tale Giuseppe lavoratore precario grazie al JOBS ACT, ha dato in escandescenze asserendo di essere il padre adottivo del bambino. Facendosi poi spalleggiare da alcuni pastori e da tre stranieri, opponeva resistenza alle forze dell’ordine. Tutti i presenti sono stati identificati, mentre Giuseppe e i tre stranieri dalla lunga barba risultati senza documenti e sprovvisti di permessi di soggiorno sono stati fermati. Sia il Ministero dell’Interno che la Guardia di Finanza si sono prontamente attivati e stanno indagando per scoprire il Paese di provenienza dei tre clandestini. Nulla al momento esclude che possano rivelarsi spacciatori internazionali dato che sono stati trovati in possesso di ingente quantitativo d’oro e di sostanze sconosciute. Nel corso del primo interrogatorio sembra che i tre si siano dichiarati diplomatici al servizio di Dio, per cui non si escludono legami con Al Qaeda o con l’ISIS, così come risulta decisamente strano il fatto che abbiano inteso rinunciare all’assegno pensionistico anticipato che pure rappresenta una grossa opportunità considerata la loro veneranda età anagrafica. Nel contempo, un breve comunicato stampa dei servizi sociali diffuso nel corso della lunga mattinata si è limitato a rilevare che il presunto padre adottivo è un falegname adulto di mezza età, mentre la presunta madre è solo una adolescente. Gli inquirenti si sono subito messi in contatto con le autorità di Nazareth, per scoprire eventuali rapporti tra i due e se sussistano a carico dell’uomo precedenti denunce per adescamento di minore o per pedofilia. La ragazza ricoverata d’urgenza presso l’ospedale di Betlemme è stata sottoposta ad una serie di visite cliniche e psichiatriche perché, dopo aver dichiarato di aver avuto un figlio, afferma di essere ancora vergine. Grazie al considerevole lavoro degli inquirenti sul posto sono state trovate delle sostanze sconosciute, il che non migliora la situazione, anche perché i pastori presenti potrebbero essere abituali consumatori di droghe, avendo tutti affermato a più riprese cose assolutamente sconnesse, del tipo la presenza di comete nel cielo. L’indagine resta naturalmente aperta in tutte le direzioni, perché non si vuole tralasciare nulla al caso. Tuttavia, prima ancora di conoscerne l’esito, le OO.SS. tradizionali ed ormai obsolete si sono affrettate a rilasciare dichiarazioni di notevole spessore sull’accordo fasullo vuoto di contenuti siglato con il governo locale, mentre il ministro del Lavoro ha invitato i pastori senza occupazione a lasciare il Paese per evitare problematiche inutili. Al termine di una giornata convulsa, il Pubblico Ministero ha così commentato: “Non possiamo anticipare nulla perché questa è un’inchiesta che punta molto in alto…”. Dalle ultime informazioni pervenute sembra che gruppi di sovversivi, peraltro ben conosciuti ormai dalle forze dell’ordine, stanno presidiando il palazzo del governo.