NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE

Comunicato n. 24/08

Roma -

 

Ancora 2 giorni. Solo 48 ore e poi per i lavoratori della ex Solco non ci sarà più alcuna possibilità. La burocrazia, il disinteresse, l’ignavia produrranno altri 8 licenziamenti. Di persone molto vicine a noi, che da tempo si stanno sobbarcando una mole immensa di lavoro. Licenziamenti assurdi e ingiustificati. E perciò da evitare a qualunque costo.

Ma ricapitoliamo brevemente la loro storia.

Da oltre 7 anni i lavoratori della Cooperativa Sociale “Sol.Co.” prestano servizio presso gli uffici del nostro Istituto in viale delle Provincie nel settore degli Invalidi Civili.

A seguito degli accordi intervenuti nel lontano 2001 tra INPS, Regione Lazio e Comune di Roma, essi sono stati impegnati nell’espletamento dell’arretrato relativo a pratiche concessorie di benefici economici riguardanti l’invalidità civile, cecità e sordomutismo, arretrato inevaso dalla Prefettura.

Oltre a tutto il lavoro normalmente svolto al front-office (relazioni con il pubblico e con i patronati, ricevimento dei referenti delle associazioni e degli studi legali), hanno di fatto aperto istruttorie ed esercitato un serrato controllo delle pratiche relative al contenzioso della invalidità civile, delicate e farraginose.

Col passare del tempo, considerata l’approfondita conoscenza delle nostre procedure, agli stessi lavoratori è stata poi affidata l’apertura a tappeto di posizioni previdenziali  via telematica. Un lavoro sempre svolto con alta professionalità, serietà e abnegazione.

Che rischia ora di naufragare perché l’ INPS e il Comune di Roma battono la fiacca. 

Gli incontri urgenti richiesti ai vari livelli per ottenere il rinnovo del contratto sono stati infatti sistematicamente rinviati di mese in mese, di settimana in settimana.

Il direttore regionale (manco a dirlo) si nega, mentre dalla direzione centrale giungono segnali sconcertanti: nonostante quattro successive sollecitazioni, i nostri alti papaveri sembrano ancora non conoscere “approfonditamente” il problema !!!

Ed ora non c’è più tempo. Perché il prossimo 4 luglio scade il preavviso di licenziamento. E tutto ciò nonostante il nuovo accordo tra gli Enti preposti sia già stato stipulato con  delibera della giunta regionale n. 265 del 18 aprile 2008. Insomma, una beffa.

Adesso Ilario, Giovanni, Giancarlo, Nicola, Valentina, Marina, Christian e Giacomo sono in attesa. Di non essere buttati fuori dopo 7 anni. Arrivederci e grazie.

A loro in queste ore drammatiche e decisive non possiamo fare altro che rivolgere, per il momento, tutta la nostra solidarietà.

Battendoci fino all’ultimo perché il solco di questa insulsa tradizione, fatta di assurdi ritardi ed ingiustificate inadempienze, non si allunghi ancora mietendo altre vittime.

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio