NON SERVE UN QUESTIONARIO PER CONOSCERE LE NOSTRE COMPETENZE
(72/21) Per anni i direttori dell’INPS si sono rifiutati di certificare le attività effettivamente svolte dal personale, soprattutto quello delle Aree A e B, per timore che tali documenti fossero poi utilizzati nelle cause per mansionismo, mentre oggi si pretenderebbe che gli stessi lavoratori dichiarassero quali siano le loro conoscenze attraverso la compilazione dei questionari per la mappatura delle competenze.
Siamo ancora in attesa che i vertici dell’Istituto e la tecnostruttura rispondano alla nostra lettera del 20 maggio con la quale chiedevamo di chiarire che la rilevazione avviata con il messaggio Hermes n. 1634 del 21 aprile 2021 è volontaria e non obbligatoria, come invece qualche opportunista “ultrà” ha sostenuto in questi giorni per guadagnarsi l’attenzione di chi decide nomine e destinazioni della dirigenza INPS.
Ci è arrivata per mail la risposta di una collega alla sollecitazione ricevuta per la compilazione del questionario: “non devo compilare nulla in quanto con la causa mansionismo ho già dichiarato le mie competenze e l’amministrazione le ha negate. Tanto è vero che devo restituire 12.000,00 euro. Quindi cosa vado a compilare se la verità non la vogliono sentire? Che si tengano la loro verità, quella sostenuta in tale causa”.
Sosteniamo senza se e senza ma le ragioni della collega. Dovremmo compilare un questionario in cui ci viene chiesto se sappiamo utilizzare o meno “la stampante”? Sarete chiamati a valutarci individualmente e non sapete neanche quale sia il nostro lavoro, oppure negate il riconoscimento delle nostre competenze per codardia, per mettervi al sicuro dai ricorsi per mansioni superiori. La compilazione del questionario per noi resta volontaria e non lo compiliamo.