NOTA USB su Messaggio Hermes N. 714 del 24 febbraio 2020. Prime misure per arginare il rischio epidemiologico da COVID-19.

Roma -

      Al Presidente Prof. Pasquale Tridico

      Alla Direttrice generale Dott.ssa Gabriella Di Michele

      Alla Direttrice centrale Risorse Umane Dott.ssa Maria Grazia Sampietro

      e p.c. Al Dirigente l’Ufficio Relazioni Sindacali Dott. Aldo Falzone

 

Oggetto: Messaggio Hermes N. 714 del 24 febbraio 2020. Prime misure per arginare il rischio epidemiologico da COVID-19.

Con riferimento al messaggio in oggetto, la scrivente organizzazione sindacale formula le seguenti considerazioni:

  • I codici giustificativi EMER e CNAT indicati al punto 1. del messaggio che individua la zona rossa non prevedono il pagamento dell’incentivo, pertanto si chiede che ai lavoratori interessati da tali provvedimenti siano riconosciuti tutti gli emolumenti economici, compreso l’incentivo, tranne ovviamente il buono pasto;    
  • Il punto 2.2 del messaggio va riformulato stabilendo che lo sportello veloce per le regioni Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna sia garantito solo dopo installazione di pannelli divisori in plexiglass, che dovranno essere forniti di microfono ed altoparlante per una corretta comunicazione e non dovranno avere fessure per passaggio di documenti. Detti pannelli in plexiglass devono essere installati in tutti gli ambienti di front office su tutto il territorio nazionale. A tal fine si ricorda che le spese per la sicurezza e la salute dei lavoratori non hanno vincoli di budget;
  • Sempre al punto 2.2 del messaggio si ritiene debba essere cancellata la previsione di ricezione su appuntamento di intermediari qualificati e casi critici indifferibili, in quanto tale disposizione è in contrasto con quanto previsto per gli ispettori di vigilanza, i quali fino all’8 marzo sono invitati a sospendere le convocazioni in sede dei lavoratori (punto 2.5 del messaggio);
  • Al punto 3.2 del messaggio è prevista un’intensificazione delle operazioni di pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro. Si fa presente che attualmente la situazione in molti territori è critica anche per difficoltà di gestione degli appalti in essere. Pertanto si invita codesta Amministrazione a garantire in ogni territorio quanto scritto nel messaggio in oggetto. Si chiede, inoltre, che tutti gli uffici siano dotati di soluzioni idroalcoliche, con una concentrazione di alcool 60-85%, per il lavaggio delle mani.

Per quanto riguarda la fornitura di mascherine protettive, se ne chiede la distribuzione in numero sufficiente in tutto il territorio nazionale, utilizzando quelle di classe FFP3.

Si rappresenta anche la situazione del personale esterno all’Istituto che quotidianamente accede nei locali delle sedi: guardie della vigilanza, operatori del servizio di pulizia e manutenzione impianti, informatici delle società esterne. Anche a tali lavoratori devono essere riconosciute le stesse tutele previste per il personale di ruolo dell’INPS. In particolar modo alle guardie giurate delle sedi considerate nella zona gialla vanno fornite adeguate misure di difesa da eventuale contagio (ad esempio mascherine FFP3).

Si ritiene che in questa fase d’incertezza dell’eventuale diffondersi del contagio da virus covid-19 si debba limitare il più possibile l’accesso di cittadini utenti presso le sedi e non si debba in alcun modo ostacolare la richiesta di lavoro a distanza (smart working, telelavoro ecc.), utilizzando le apparecchiature informatiche del personale interessato qualora non sufficienti quelle a disposizione dell’Istituto.

Si chiede, infine, l’adeguamento dei documenti di valutazione dei rischi (DVR) a questa nuova tipologia di rischio, fornendo le necessarie indicazioni sui corretti comportamenti da attuare.

Come rappresentato nella riunione di ieri, si chiede che il Comitato permanente informi costantemente le organizzazioni sindacali sull’evoluzione delle misure che intende adottare per tutelare al massimo la salute e la sicurezza dei lavoratori dell’Istituto.

Roma, 25 febbraio 2020                                  p. USB Pubblico Impiego INPS

                                                                                             Luigi Romagnoli