OCCUPATE LE STANZE DELLA DIREZIONE GENERALE

Nazionale -

 

Con l’occupazione delle stanze della Direzione Generale di via S. Croce destinate ad accogliere il neo Presidente del Collegio Sindacale, nelle quali si sta portando a termine la  ristrutturazione con la messa in opera del parquet e l’acquisto nuovi arredi, in uno stabile già venduto e che si intende abbandonare (vedi comunicati stampa e foto nella nostra casella), la RdB dell’Inpdap ha voluto inviare un netto segnale sull’altissimo livello di insofferenza raggiunto dai lavoratori, rispetto allo sperpero di denaro pubblico ed alle relative  clientele,  mentre il Governo taglia le risorse dei Fondi Incentivanti dei lavoratori.

 

L’occupazione ha fatto seguito  ad una partecipatissima assemblea dei lavoratori delle Sedi romane (più di 150 i presenti) che hanno poi invaso i corridoi della Direzione Generale.

 

Un chiaro messaggio ai vertici dell’Istituto a  destarsi dal loro torpore, ed aprire con il Governo un serissimo e serratissimo confronto per il recupero delle risorse accessorie del 2009, senza le quali non ha alcun senso parlare di produttività, aprendosi inoltre anche seri problemi per il 2008.

 

Durante l’occupazione la RdB ha accolto l’invito del neo Commissario ad un confronto chiarificatore, durante il quale una delegazione ha illustrato le ragioni dell’iniziativa ed ha chiesto al Commissario di intervenire con immediatezza per il recupero completo delle risorse sottratte con la L.133/2008.

 

Il Commissario ha preso formalmente l’impegno con la RdB  di concordare con gli altri Presidenti degli Enti Previdenziali un intervento per aprire con il Governo un confronto su tutta la materia, giudicheremo sui fatti ed agiremo di conseguenza.

 

Inoltre,  se da una parte il Commissario ha confermato l’apertura di contraddizioni, che rivendichiamo come risultato delle azioni di lotta messe in atto dalla  RdB  in questi mesi, per altro verso non ha nascosto tutte le difficoltà della situazione, anche in considerazione del forte effetto mediatico impresso alla vicenda.

 

Si apre ora un fase delicatissima che potrà portare ad esiti assolutamente diversi.

 

Il rischio è di accordi a ribasso che potranno essere venduti come conquiste, anche se  non si tratta di nuove risorse ma di un recupero, magari solo parziale, di quelle per altro già bloccate al 2004 dai precedenti interventi delle passate Finanziarie.

 

Già si sentono le prime sirene, ma si profilano all’orizzonte anche gli scogli su cui si rischia di naufragare, per questo intendiamo continuare nelle nostre iniziative di lotta a partire dall’appuntamento del 10 di ottobre contro l’intervento sulla malattia e la L.104 sotto il Parlamento.

 

A tale proposito vogliamo riportare una riflessione fatta durante l’incontro con il Commissario.

 

Quando si parla “dell’effetto Brunetta” sulla forte riduzione di premessi di malattia, per altro tutta da verificare con dati certi, non si tiene conto del fatto che anche  se fosse vera tale lettura sul numero di chi utilizzava impropriamente i premessi, quelli che rimangono dopo  tale “effetto”  sono i veri malati, per i quali continueranno  a valere le norme sul taglio di qualsiasi voce aggiuntiva nei primi dieci giorni di assenza.

Cosa dire, complimenti vivissimi una strategia veramente raffinata, punire i malati solo per ottenere un effetto mediatico.

 

Come abbiamo già detto la RdB ha saputo dare una rappresentanza di lotta a tali contraddizioni, determinando non poche difficoltà al Governo, per questo, oltre all’iniziativa del 10 di Ottobre, rinnoviamo a tutti l’invito a partecipare allo

Sciopero Generale del 17 Ottobre 2008

organizzato da tutto sindacalismo di base, con un grande manifestazione a Roma.