PART TIME VERTICALE E ALLARGAMENTO DELLO 0.35 / FOGLIO DI CALCOLO PER LA PROPRIA PENSIONE

(110/19)

Roma -

Venerdì scorso la USB pensionati ha incontrato il presidente Tridico. Allattenzione dellincontro oltre i punti riguardanti i pensionati sono stati affrontati anche problematiche che riguardano i lavoratori dellINPS e precisamente:

 PART TIME VERTICALE E ALLARGAMENTO DELLO 0.35

  • Sul part time verticale la USB, da tempo, ha denunciato questa intollerabile ingiustizia che riguarda soprattutto le lavoratici che si vedono tagliare dal conteggio per il diritto al raggiungimento alla pensione i mesi relativi al periodo svolto in regime di part time verticale. Oltre che ai vertici dell’INPS, la questione è stata posta dalla USB anche all’attenzione Commissione Lavoro alla Camera, durante le audizioni per la predisposizione delle leggi di bilancio.
    Lo scorso anno, grazie anche alle pressioni della USB, era inserito nella legge di stabilità 2019 un apposito comma, ma poi all’ultimo momento, a causa dell’elevato costo dell’operazione, il governo di allora decise di cancellare la questione dal testo definitivo della finanziaria.
    La USB seguirà l’iter parlamentare dell’approvazione della finanziaria 2020 e se la norma, anche questa volta sarà espunta, organizzerà i lavoratori ad intraprendere apposite iniziative.
    Discorso diverso sull’allargamento all’adesione volontaria al Fondo del Credito meglio conosciuto come 0.35. E’ un’operazione a costo zero e quindi il percorso verso l’estensione dello 0.35 a tutti i lavoratori INPS dovrebbe essere meno difficile.
    Il presidente Tridico si è dimostrato fiducioso, prendendo ulteriori impegni a chiudere al più presto in modo positivo le due questioni.

FOGLIO DI CALCOLO PER LA PROPRIA PENSIONE

  • Sul tema della trasparenza la USB ha chiesto di allegare al cedolino della pensione il ”foglio di calcolo”, uno strumento che oggi manca completamente e grazie al quale si potrebbe verificare la correttezza dell’importo pensionistico erogato.
    E’ paradossale ed assurdo  che l’INPS, quello targato Boeri, abbia messo a disposizione nel sito ufficiale dell’Istituto uno strumento informatico ed inviato a miglia di lavoratori la cosiddetta “busta arancione” che doveva consentire  di conoscere ipoteticamente il calcolo della pensione a chi andrà in pensione tra 30 anni, e a tutt’oggi non è invece possibile a chi è ormai prossimo al pensionamento conoscere l’importo della pensione, né tanto meno ricevere, insieme al primo rateo di pensione, un resoconto di tutti gli elementi che determinano tale importo, che consenta una possibilità di verifica e quindi anche la possibilità di un ricalcolo.
    Su questo argomento abbiamo ricevuto l’impegno del Direttore Centrale Pensioni, presente   all’incontro, che ha mostrato un modello riassuntivo di tali elementi già in fase di elaborazione, che ci auguriamo possa essere inviato in tempi ristretti a tutti i pensionati.

    Infine è stata preannunciata, nell’ambito della semplificazione del sito esterno dell’INPS una modifica che dovrebbe dare la possibilità all’utente di accedere, attraverso il MY INPS, a tutte le prestazioni individuali richieste.