PASSAGGI ECONOMICI INTERNI ALLE AREE: IL PIANO B. - RELAZIONI SINDACALI
In allegato le tre parti del filmato, a cura dell'USB, sull'assemblea nazionale del 22 giugno 2011 in Direzione Generale a Roma
PASSAGGI ECONOMICI INTERNI ALLE AREE: IL PIANO B.
Nell’incontro con il Direttore Generale, avvenuto nel corso dell’assemblea nazionale del 22 giugno scorso, abbiamo affrontato anche l’applicazione della prima parte dell’accordo triennale di programma 2010-2012, relativa ai passaggi economici interni alle aree con decorrenza 1° gennaio 2010.
Proprio la decorrenza è stata oggetto di attenzione da parte dei ministeri vigilanti, anche alla luce della circolare N. 12 del ministero dell’economia e delle finanze. Il problema riguarderebbe la certificazione del contratto integrativo 2010 da parte del Collegio dei Sindaci INPS, avvenuta all’inizio del 2011. Per questo i ministeri vigilanti avrebbero ipotizzato di spostare la decorrenza dei passaggi al 2011, vanificando così il riconoscimento economico degli stessi. Ci sembra un ragionamento capzioso, teso a negare a tutti i costi l’aumento dello stipendio tabellare.
La mobilitazione di queste settimane e i nostri interventi sui ministeri vigilanti hanno in qualche modo riaperto la partita della decorrenza di tali passaggi e la situazione è al momento in evoluzione.
Il Direttore Generale ha riferito che l’amministrazione si sta impegnando per il rispetto degli accordi sottoscritti ma di avere pronto un “PIANO B”, qualora si arrivasse a spostare i passaggi al 2011 senza l’adeguamento della retribuzione tabellare. Pur apprezzando l’attenzione e la disponibilità dell’amministrazione, l’assemblea nazionale del 22 giugno ha deciso che si debba continuare ad esercitare pressioni sul governo perché sia rispettato quanto previsto dall’accordo di programma e recepito dal contratto integrativo 2010. Continuiamo, quindi, a sostenere con convinzione fino alla fine il “PIANO A”.
RELAZIONI SINDACALI
In merito al ritiro delle delegazioni sindacali da tutti i tavoli di trattativa, a seguito della presa di posizione del capo del personale che ha previsto l’obbligo di permesso sindacale in caso di convocazioni in orario di lavoro, l’assemblea nazionale del 22 giugno, successivamente all’incontro con il Direttore Generale, ha deciso di tornare ai tavoli di confronto sindacale alle seguenti condizioni:
- Qualora la controparte convochi incontri sindacali in orario di lavoro, i delegati RSU eletti nelle liste CGIL, CISAL, USB e i delegati di struttura parteciperanno in attività di servizio senza permesso sindacale.
DIFENDIAMO L’INPS
FP CGIL INPS FIALP - CISAL INPS USB PI