Passaggi Verticali - continua la strategia dilatoria dell'amministrazione

POSIZIONI ORGANIZZATIVE –  RESTA LA DISCREZIONALITA’ / MOBILITA’ – SCORRERE LA GRADUATORIA PRIMA DI ASSEGNARE LE SEDI AI NUOVI COLLEGHI

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PASSAGGI VERTICALI – CONTINUA LA STRATEGIA DILATORIA DELL’AMMINISTRAZIONE

(15/23) La nuova bozza presentata dall’Amministrazione in merito ai criteri per le progressioni verticali in deroga è ancora inadeguata: pochi miglioramenti che non intaccano il giudizio negativo di USB e che confermano l’intento dilatorio dell’Amministrazione. E’ offensivo prevedere una prova selettiva a quiz per lavoratori che attendono da decenni il giusto inquadramento.

L’Amministrazione usa la prova selettiva e la meticolosità dei criteri proposti per giustificare la necessità di differenziare chi passerà prima e chi dopo, scaricando la responsabilità su chi chiede più bandi da qui a fine 2024. Questa impostazione non è assolutamente condivisibile, sia perché contraddice lo spirito della norma contrattuale che prevede una modalità ricognitiva e non selettiva, sia perché la compilazione di una graduatoria è ben possibile utilizzando criteri meno astrusi.

USB propone di attribuire il 40% del punteggio sulla base dell’anzianità di servizio, il 30% sulla base della competenza professionale (misurata tramite il coefficiente di merito individuale utilizzato per la performance collettiva e non tramite le pagelline) e il 30% sulla base del titolo di studio (con soli 4 punteggi differenziati di un solo punto l’uno dall’altro: diploma triennale, diploma almeno quadriennale, laurea triennale e laurea specialistica).

 

POSIZIONI ORGANIZZATIVE –  RESTA LA DISCREZIONALITA’

Usb è da sempre all’opposizione riguardo al sistema delle posizioni organizzative in Inps, basato sul finanziamento a carico del fondo incentivante di tutti i lavoratori e sulla discrezionalità dei colloqui con cui vengono assegnate.

E’ quindi evidente come non ci appassioni una modifica che preveda la generalizzazione dell’interpello rispetto al bando, permanendo un’organizzazione che ci vede fortemente contrari e che viene ulteriormente peggiorata.

Siamo inoltre contrari all’ulteriore proliferazione del numero delle posizioni indennizzate in direzione generale.

Molte contraddizioni emergeranno al momento della definizione dei contratti integrativi 2022 e 2023, dove si dovrà applicare il contratto nazionale che ha posto a 2600 euro annui il limite finanziabile con il fondo per ogni posizione, salvo integrazioni della contrattazione integrativa. E ognuno dovrà assumersi la responsabilità delle posizioni assunte.

 

MOBILITA’ – SCORRERE LA GRADUATORIA PRIMA DI ASSEGNARE LE SEDI AI NUOVI COLLEGHI

In vista della pubblicazione della graduatoria definitiva della mobilità nazionale, ne abbiamo nuovamente chiesto lo scorrimento in base al documento sulle carenze delle sedi, elaborato in previsione delle assunzioni e PRIMA delle assunzioni. Procedere diversamente, mettendo in coda le esigenze di colleghi  già in servizio rispetto a quelle di chi deve entrare in Istituto, sarebbe un pessimo messaggio per tutti.

USB continua e continuerà a chiedere trasparenza nelle scelte e nelle procedure, oltre che pari dignità e pari trattamento per tutti i lavoratori.