POLIZZA SANITARIA: SI PUO' FARE DI PIU' E MEGLIO!
A pochi mesi dalla scadenza del contratto con il raggruppamento di compagnie assicurative guidato dalla Reale Mutua, e nell’imminenza della definizione del nuovo capitolato di gara, sulla base del quale affidare il servizio a partire dal 1/3/2006, riteniamo opportuno tracciare un bilancio della Polizza Sanitaria dalla sua istituzione ad oggi.
A fronte della innegabile utilità del servizio, risulta che siano ancora molti gli aspetti di cui i lavoratori sono insoddisfatti (macchinosità del sistema di inoltro delle richieste di rimborso; esiguità delle cliniche convenzionate; franchigie troppo elevate, soprattutto per la diagnostica; inaccettabile ritardo nei rimborsi delle spese dentistiche e simili; anacronistico riferimento per queste ultime all’ormai superato "tariffario minimo nazionale").
La mancata soluzione di questi problemi è sostanzialmente dovuta alle seguenti due cause:
· le compagnie assicurative considerano poco vantaggiosa la polizza a causa del premio (a loro dire inadeguato) corrisposto da ogni singolo lavoratore (equivalente alle vecchie 500.000 lire), del quale già tre anni fa avevano chiesto un consistente aumento;
· i lavoratori, pur corrispondendo il premio, non hanno al momento alcuna forma di controllo sulla polizza, che è gestita da un Organismo interenti di cui fanno parte le sole Amministrazioni di INPS, INAIL INPDAP ed ACI. Al riguardo gioverà ricordare che precedentemente (dalla sua costituzione a fine 2002) la polizza era gestita da un’Associazione (ASSIDEP) nel cui CdA erano presenti anche le Organizzazioni Sindacali, che avrebbero dovuto per statuto promuovere le elezioni dei rappresentanti dei lavoratori. Il rifiuto di procedere a dette elezioni causò prima le dimissioni del rappresentante RdB-CUB in seno al CdA provvisorio e, successivamente, la decadenza della stessa ASSIDEP.
E’ a nostro avviso evidente che per poter migliorare le attuali condizioni della polizza sanitaria è indispensabile che il suo controllo e la sua gestione siano restituiti direttamente a coloro che la finanziano, e cioè ai lavoratori.
E’ altrettanto evidente che non è assolutamente possibile aumentare in alcun modo il premio corrisposto attualmente dai singoli lavoratori, che già assorbe buona parte (ed in alcuni Enti esaurisce completamente) i fondi destinati ai benefici assistenziali.
Per questo motivo la RdB-CUB rilancia la propria proposta di trasformare l’attuale Polizza Sanitaria in una forma di CASSA MUTUA che, oltre che essere gestita direttamente dai lavoratori degli Enti, consentirebbe di eliminare i lauti compensi e le commissioni oggi pretesi dalle compagnie di assicurazione e dai broker; risparmi che andrebbero così ad incrementare consistentemente le somme destinate ai rimborsi.
Tale soluzione, che la RdB-CUB già da tempo inserisce nelle proprie piattaforme per i rinnovi contrattuali, era già indicata come quella economicamente più vantaggiosa per i dipendenti in uno studio elaborato nel 2002 dall’organismo di controllo della stessa vecchia ASSIDEP.
La RdB-CUB invita pertanto tutti i lavoratori degli Enti che beneficiano della Polizza Sanitaria a partecipare alle iniziative che a breve promuoverà per la trasformazione della polizza in CASSA MUTUA, prima che si dia corso alla gara per l’affidamento del servizio per un ulteriore biennio.