POSIZIONI ORGANIZZATIVE E REASSESSMENT NON C’E’ LIMITE AL PEGGIO

Nazionale -

(108/21) Si è riunito ieri, mercoledì 8 settembre, il tavolo di confronto sindacale per discutere il documento dell’amministrazione che aggiorna i criteri di conferimento delle Posizioni Organizzative, adeguandolo al famigerato reassessment.

Abbiamo detto fin dall’inizio che il reassessment fa schifo e lo ripetiamo oggi. La CGIL ha diffuso un volantino con critiche condivisibili, fuori tempo massimo, con la faccia tosta di ignorare di aver sottoscritto un contratto integrativo indecente che lo ha avallato.

 Sulle Posizioni Organizzative nell’Istituto USB è da sempre all’opposizione, prima di tutto sul metodo di finanziamento a carico del Fondo Incentivante di tutti i lavoratori, che viene prosciugato per pagare funzioni direttive e organizzazione del lavoro.

Abbiamo inoltre sempre criticato l’utilizzo del colloquio come fattore preponderante per la valutazione dei candidati, di fatto con totale discrezionalità del valutatore che può pure nascondersi, in caso di pessima riuscita del prescelto, dietro la procedura selettiva.

Meglio sarebbe allora mettere in capo ai dirigenti la scelta diretta, con piena assunzione della responsabilità. Meglio ancora procedure selettive trasparenti, con quesiti a risposta multipla pubblicati in precedenza, e una quota di punteggio demandata alla valutazione dei colleghi di reparto.

Abbiamo chiesto il ritiro della previsione di esclusione dalle selezioni di chi sia stato inidoneo nei 6 mesi precedenti e l’introduzione di un minimo di trasparenza con la pubblicazione di graduatorie e punteggi.

Per concludere solo piccoli aggiustamenti, e pure negativi, finalizzati all’introduzione della squinternata organizzazione che ci attende, con conservazione della discrezionalità e del clientelismo.