PRESENTATO IL PIANO DEI FABBISOGNI 2022-24: IL MOMENTO DEI PASSAGGI VERTICALI

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(49/22) Si è svolta ieri la riunione dedicata all’illustrazione e alla discussione del Piano dei Fabbisogni Inps 2022-24. Un piano finalmente espansivo, che punta ad esaurire l’intero “fabbisogno sostenibile” di circa 30000 lavoratori, con un saldo netto positivo di circa 6000 tra fine 2022 e inizio 2023.

Il risultato sicuramente più significativo e non scontato è la previsione di un passaggio di area per tutti i mansionisti in servizio, reso possibile anche dalla pressione del sindacato di base al tavolo di trattativa Aran e con le iniziative nelle piazze, che hanno consentito l’allungamento dal 2023 al 2024 della finestra temporale per la norma di prima applicazione (che consente i passaggi in deroga al titolo di studio) e l’aumento delle risorse economiche disponibili. Precisiamo che i numeri attualmente inseriti nel piano non coprono le esigenze ma verranno aggiornati sulla base delle nuove possibilità introdotte dal Contratto Nazionale Funzioni Centrali, non appena verrà sottoscritto definitivamente.

Restano purtroppo fuori i colleghi in B privi del diploma di scuola media superiore e quelli in A privi di licenza media, per i quali le nostre ripetute richieste al tavolo Aran non hanno trovato attenzione.

Molto importante il ripristino di un organico adeguato nell’area medica dell’Inps, che consentirà di superare molte situazioni di criticità.

Il ritorno alle assunzioni in Area B, oltre a consentire i passaggi, dà un’importante risposta occupazionale ai diplomati, pur nella consapevolezza che verrà creato ulteriore mansionismo.

Si tornerà anche ad assumere dirigenti. Su questo punto il nostro parere è condizionato dall’utilizzo che se ne farà. Abbiamo infatti ribadito la nostra proposta di dislocarli prioritariamente nelle sedi di produzione e in particolare di ricondurre al   governo dirigenziale le agenzie complesse, superando al contempo le inutili concentrazioni e il relativo sottoutilizzo in direzione generale e nelle direzioni regionali.

La discussione sulla nuova area delle elevate professionalità è rimandata ai prossimi mesi, quando il nuovo CCNL diverrà operativo.

Non ci vede favorevoli la proposta dell’Amministrazione, che andrà in discussione oggi, di procedere a 500 comandi in entrata non finalizzati alla stabilizzazione. Riteniamo che non sia un’operazione risolutiva per le difficoltà operative delle sedi, che sia poco attrattiva per i potenziali aspiranti e che possa creare problemi alle procedure di mobilità interna. La tabella presentata con la proposta di ripartizione per regioni sulla base delle giacenze non è a nostro giudizio adeguata e si dovrebbe eventualmente procedere sulla base delle più gravi carenze personale, favorendo così l’accoglimento del maggior numero possibile di richieste di assegnazione temporanea in uscita.