PROVE TECNICHE DI TRATTATIVA VIRTUALE

Comunicato n. 12/09

Roma -

 

La delicata vertenza portata coraggiosamente avanti da oltre un mese dalla RSU della Sede sub provinciale di Roma Centro (vedi doc. allegato) ha di fatto stravolto ieri il pur  nutrito ordine del giorno del quarto incontro ufficiale con la Direzione regionale Lazio.

Nonostante le generiche dichiarazioni iniziali sulla volontà di non destrutturare le sedi dell’area metropolitana, nelle intenzioni dell’Amministrazione c’è l’accorpamento a breve di pensioni e prestazioni da trasferire all’Amba Aradam, mentre resterebbero soltanto le aziende ed i lavoratori autonomi in loco. Con l’inevitabile declassamento della sede, considerata “sperequata” perché senza un adeguato servizio di sportelleria, al ruolo di agenzia. Il tutto sarebbe suffragato da numeri, statistiche, relazioni ed indicatori di qualità definiti più volte disastrosi (?). Abbiamo naturalmente rigettato in toto queste affermazioni, denunciato pubblicamente le liste che purtroppo circolano nella sede e chiesto che venga urgentemente convocata la RSU Roma Centro in un apposito incontro che si terrà a fine mese in via Borsi, al fine di scongiurarne la paventata chiusura.

Fin qui la discussione oggettiva su problemi reali.

Per il resto si è trattato di una vera e propria trattativa virtuale. Bisognerà abituarsi...

Con decisioni assunte unilateralmente e dunque arbitrariamente dall’alto, calate via via come una mannaia sul personale tutto dell’ Istituto, tramite meri esecutori di ordini.  

Con la direzione regionale decisa ad imporre una visione “teutonica e non borbonica”, la proposta di “open day” da estendere a tutto il territorio, l’ostinata predilezione per l’immagine e non per la sostanza, il tentativo peraltro palese di reintrodurre ovunque il tempo reale. E manco a dirlo senza alcun tipo di corrispettivo. O meglio con i 24 milioni di euro squallidamente scippati al Fondo di Ente. Sperimentazione coatta fino al 30 giugno.

Veramente triste notare l’abbassamento complessivo del livello di guardia e la supina accettazione senza colpo ferire di tutto quanto ci è stato propinato ieri nel corso della riunione da parte delle altre OOSS, nonostante l’ultima chiara netta presa di posizione  della direttrice: “Le sedi saranno comunque aperte anche se non ci fossero volontari”.

Parziale ripresa (si fa per dire) sul piano di formazione 2009, contestato e dunque non ratificato, in assenza del necessario preventivo passaggio sul tavolo nazionale, anche da CGIL e CISAL. Uno scatto d’orgoglio che consideriamo per la verità tardivo.

Da segnalare inoltre la difficile situazione in cui versano le agenzie di Bracciano e di Montefiascone, attualmente senza punti di riferimento a livello dirigenziale.

Via libera, infine, al bando per l’individuazione dei funzionari incaricati dell’attività di rappresentanza e difesa dell’ Istituto nei giudizi di primo grado sulla invalidità civile.

 

 

Coordinamento Regionale RdB-CUB INPS Lazio