PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE LA LEGGE DI CONVERSIONE DEL D.L. 112

Milano -

 

La legge di conversione del D.L. 112, approvata in via definitiva dal Parlamento il 6 agosto scorso, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 21 agosto: si conclude così l’iter legislativo iniziato a giugno con il varo della manovra da parte del Governo “in soli 9 minuti”. Sono confermati tutti i peggiori provvedimenti contenuti nel testo iniziale: taglio degli incentivi; pesanti restrizioni, anche economiche, sulla malattia; riduzione degli organici; mancata stabilizzazione dei precari; peggioramento del part-time; forti limitazioni all’utilizzo dei permessi.

 

Ribadiamo ancora una volta che per i lavoratori dell’INPS sparisce l’incentivo speciale per l’anno prossimo, per effetto della disapplicazione dell’art. 18 della L.88/89, e c’è una ulteriore riduzione del fondo di ente rispetto al 2008, con un taglio della retribuzione complessivo quantificabile in circa 6.000 euro. I primi effetti saranno visibili sulla busta paga di gennaio 2009, con il venir meno dell’anticipazione mensile di 80 euro sui progetti speciali; più corpose le decurtazioni sui cedolini di luglio e novembre 2009 e sul saldo finale che sarà corrisposto a febbraio 2010.

 

E’ bene essere molto chiari su questo punto, anche a costo di sembrare ripetitivi, per un dovere di corretta informazione nei confronti del personale, e per evitare inutili illusioni. Purtroppo non è mancato in queste settimane chi ha coltivato vane aspettative su un’attenuazione delle misure contenute nel D.L. 112 in sede di conversione in legge, ed è stato clamorosamente smentito dai fatti.

 

E’ sotto gli occhi di tutti la deriva autoritaria presa da questo Governo, che ha sfruttato il periodo estivo per affondare il colpo, confidando sulle difficoltà di mobilitare in modo adeguato i lavoratori in piena estate.  La RdB con grande coraggio ha indetto due ore di sciopero il 31 luglio in tutto il comparto del Parastato, con una decisione sicuramente di carattere eccezionale, per rispondere ad un attacco anch’esso eccezionale e senza precedenti, ottenendo una riposta più che soddisfacente da parte dei colleghi.

 

Nel frattempo leggiamo con sconcerto dichiarazioni di esponenti dei sindacati confederali che invocano ed auspicano il dialogo con il Governo e ci chiediamo se queste persone vivano fuori della realtà: come si può invocare il dialogo con chi da un giorno all’altro ci ha tirato via dalle tasche 500 euro al mese di stipendio? Cos’altro deve accadere perché questi sindacati si decidano a proclamare uno sciopero contro questa manovra? Aspettano forse che anche qui si arrivi ai licenziamenti come sta accadendo nelle ferrovie?

 

Dal prossimo mese di settembre ripartirà la mobilitazione sui posti di lavoro, per rivendicare la restituzione di quanto ci è stato tolto, in preparazione dello SCIOPERO GENERALE indetto dal sindacalismo di base per il prossimo 17 ottobre. Siamo consapevoli che si tratta di una battaglia dura per le resistenze che opporrà il Governo e per la sostanziale indifferenza delle forze politiche di opposizione (?), ma non vediamo alternative praticabili.

 

 

 

p/RdB-CUB INPS Milano-Gioia

(Andrea Malatesta)