Pubblico Impiego, lettera protesta Usb: bozza contratto nascosta ai sindacati, ora dimissioni presidente Aran e riapertura trattativa

Roma -

Pubblichiamo, perché tutti la possano conoscere e valutare, la bozza del contratto del pubblico impiego (comparto Funzioni centrali) che è alla base delle “indiscrezioni” che oggi campeggiano su tutti i giornali.
QUESTO DOCUMENTO E’ PRESENTE SUL SITO WEB DE “IL SOLE 24 ORE” MA NON E’ MAI STATO FORMALMENTE CONSEGNATO ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI PRESENTI AL TAVOLO DI TRATTATIVA.
USB, oltre a confermare i tre giorni di mobilitazione, ha inviato al ministro Madia una nota di protesta (pubblicata sul nostro sito) con la richiesta di dimissioni del presidente dell'ARAN Sergio Gasparrini e domani al tavolo di trattativa porterà la rabbia dei lavoratori e si adopererà per “riaprire” la trattativa e discutere dei contenuti che interessano i lavoratori e non solo quelli di interesse del Governo, come è stato fatto finora.

 

Al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

On. Marianna Madia




Oggetto: Nota di protesta su rinnovo CCNL Funzioni Centrali



Egregio Ministro, ci chiediamo come sia possibile che ancora una volta, secondo una prassi che sembra ormai consolidata, la bozza (in allegato) sulla quale domani saremo chiamati a confrontarci al tavolo per il rinnovo del Contratto delle Funzioni Centrali sia nelle mani dei giornali prima di essere presentata alle Organizzazioni Sindacali. Gli stessi giornali che da giorni annunciano una trattativa no-stop che alle Organizzazioni Sindacali non è stata ancora paventata.

Appare evidente che il metodo di conduzione di questa trattativa, che USB ha denunciato abbandonando il tavolo di contrattazione l'8 novembre scorso, stia proseguendo senza soluzione di continuità, se è vero, come è vero, che dal nostro abbandono ad oggi il tavolo si è riunito una sola volta, il 5 dicembre, senza mai entrare nel vivo della trattativa.

Riteniamo inaccettabile che dopo otto anni di blocco, si vada alla chiusura di un contratto senza garantire un adeguato spazio alla contrattazione, impedendo l'esame approfondito dei contenuti dell'accordo e la possibilità di rappresentare adeguatamente le istanze dei lavoratori. Siamo di fronte alla delegittimazione delle rappresentanze dei lavoratori: un fatto gravissimo, che non può rimanere senza conseguenze e di cui codesto Dipartimento deve farsi carico. Respingiamo categoricamente qualsiasi ipotesi di forzatura relativamente ad accelerazioni che impediscano lo svolgimento di una vera trattativa e chiediamo formalmente le dimissioni del Presidente dell'ARAN, responsabile ultimo dell'operato dell'Agenzia di contrattazione.



Roma 19 dicembre 2017

p. Confederazione USB

Pierpaolo Leonardi