QUANDO UN OPERAIO MUORE
Comunicato n. 09/08
Quando un operaio muore i politici di destra, di sinistra e di centro si indignano.
Quando un operaio muore domani Prodi forse fa il decreto legge.
Quando un operaio muore Topo Gigio Veltroni candida gli industriali, ma anche l’ ultimo sopravvissuto della Thyssen Krupp.
Quando un operaio muore Ichino dice “Da noi purtroppo manca la cultura delle regole”.
Quando un operaio muore il Presidente della Repubblica soffre ripetutamente, auspica in televisione ed esprime severa condanna.
Quando un operaio muore Maroni dice “Non è assolutamente colpa dei governi che si succedono, perché le leggi ci sono”.
Quando un operaio muore nessuno parla della Legge 30, del precariato, dei ricatti che subiscono i lavoratori e degli estintori vuoti “altrimenti vai a casa”.
Quando un operaio muore oggi Fassino e D’ Alema, ieri Berlinguer e Pertini.
Quando un operaio muore il padrone con ogni probabilità ha già messo i soldi da parte.
Quando un operaio muore la vedova e i figli finiscono in mezzo a una strada.
Quando un operaio muore i sindacati dichiarano subito uno sciopero di solidarietà che se va bene è di due ore.
Quando un operaio muore la colpa spesso è del casco, dopo tutto “se l’è cercata”.
Quando un operaio muore è perché se si lamentava per l’insicurezza veniva licenziato in tronco in quanto precario.
Quando un operaio muore è un assassinio, quasi sempre.
Quando un operaio muore faceva da tempo un lavoro rischioso (e lo sapeva), prima o poi doveva succedere.
Quando un operaio muore si danno comunque incentivi alle aziende che diminuiscono gli incidenti, ma non si chiudono quelle che producono i morti.
Quando un operaio muore è perché la sicurezza è troppo onerosa per la Confindustria e i costi “non sono compatibili”.
Quando un operaio muore è un fatto di business, qualcuno ci ha guadagnato sopra.
Quando un operaio muore se faceva il politico campava certo cent’ anni.
Quando un operaio muore dovremmo tutti vergognarci un po’.
Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio