RdB Inps risponde al Sole 24 Ore in merito all'articolo dell'8 marzo 2007: "Con l'integrativo INPS aumenti del 35% e 6.000 promozioni"
Egr. Direttore,
questa mattina il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo, a firma di Davide Colombo, che contiene anche stralci di una breve intervista telefonica fattami nella serata di ieri.
Nulla da dire sul virgolettato che mi riguarda, anche se gli argomenti trattati avrebbero bisogno di maggiore approfondimento.
L’articolo tuttavia contiene profonde inesattezze che chiedo siano corrette per evitare che il mio nome e quello della RdB-CUB siano legati in qualche modo ad affermazioni non corrispondenti al vero come quella che i dipendenti dell’INPS percepiranno un aumento del 35% del salario.
Il dato reale è che il cosiddetto salario accessorio, formato da incentivo per la produttività, straordinario ed indennità, pesa per un 35% sul salario complessivo dei lavoratori dell’Ente.
C’è da aggiungere che anche i passaggi di qualifica sono finanziati con il Fondo di Ente, che dovrebbe servire a remunerare la produttività dei dipendenti. Questo significa che tutti concorrono a finanziare le carriere di alcuni.
Per il 2006, a seguito delle disposizioni contenute nella Legge Finanziaria che hanno comportato una diminuzione del Fondo di Ente di 13 milioni di euro come evidenziato nell’articolo, i lavoratori faticheranno a percepire lo stesso incentivo dell’anno precedente, pur in presenza di un incremento della produttività. Altro che aumenti del 35%.
E’ in questo contesto che ci opponiamo all’istituzione della funzione di "Integratore di processo", che dovrebbe riguardare circa 3.000 apicali C4/C5 tra amministrativi ed informatici, senza alcuna selezione e finanziando tale figura con i soldi del Fondo di Ente.
Riteniamo si tratti di una fuga in avanti rispetto alla discussione sull’istituzione della vice dirigenza, che dovrà avvenire nell’ambito del prossimo CCNL 2006-2009 con un finanziamento specifico.
Ci sembra ancor più grave questa scelta, se collegata alle modalità di avanzamento professionale degli altri dipendenti, soprattutto di quelli delle Aree A e B, che svolgono costantemente mansioni superiori e che per passare di qualifica sono sottoposti a vere prove concorsuali.
Non vogliamo prestarci, come RdB-CUB, a possibili attacchi nei confronti dell’INPS e dei suoi dipendenti che, come del resto il pubblico impiego in genere, vive profondi problemi legati alla pervicace volontà di smantellamento della funzione della p.a.
per RdB CUB P.I. - Inps, Luigi Romagnoli
8 marzo 2007 - Il Sole 24 Ore
Integrativo Inps, 6mila promozioni
di Davide Colombo
Secondo fonti interne all'Inps, la vertenza per il rinnovo del contratto integrativo ha subito una forte accelerazione proprio perché il progetto di fusione degli enti previdenziali assume, giorno dopo giorno, un profilo sempre più concreto.Ma le organizzazioni sindacali danno una versione diversa. Per Daniele Nola, del coordinamento nazionale FpCgil, con il nuovo integrativo «il sindacato confida di raggiungere un risultato strategico in vista del rinnovo del contratto nazionale del parastato,la cui vertenza si aprirà nei prossimi mesi». Mentre per Luigi Romagnoli, del coordinamento nazionale RdbCub Inps, «si tratta di un atto dovuto, visto che si paga una produttività che è stata garantita e accertata per l'anno appena chiuso».
Ieri il Consiglio di amministrazione dell'Inps ha esaminato, tra l'altro, proprio gli obiettivi di produttività raggiunti dall'istituto e la riorganizzazione del personale. Negli ultimi tre anni le performance degli uffici sono cresciute del 3%, il personale complessivo è stato ridotto del 4%, mentre il 12% di addetti che fino a ieri erano impiegati nelle cosiddette attività di supporto sono stati trasferiti a ruoli di produzione. In pratica l'Inps, con un anno di anticipo, ha raggiunto l'equilibrio indicato dalla Finanziaria 2007, che prevede una riorganizzazione di tutto il personale della pubblica amministrazione su un equilibrio secondo il quale l'85% degli addetti deve essere impiegato in ruoli produttivi (il cosiddetto front office) e il 15% in attività di supporto.
Nel 2005, ultimo anno di contratto integrativo Inps, l'accordo venne raggiunto sul valore complessivo di 359 milioni di euro, 13 in più rispetto all'intesa che dovrebbe essere siglata nelle prossime ore. Ma allora non c'erano le "clausole di professionalità e risultato" che questa volta parte del sindacato ha voluto: «Viene riconosciuta la nuova figura di integratore di processo produttivo — spiega Romagnoli che Cgil, Cisl e Uil hanno proposto per tutti i responsabili organizzativi. Una scelta che per noi corrisponde a una vera e propria forzatura contrattuale».